Con le assenze forzate di Kroos, Modric e Marcelo, Zidane ridisegna la squadra. Kovacic e Casemiro coppia centrale, Bale e Lucas Vazquez sugli esterni con Benzema e Ronaldo in attacco. Primo squillo di CR7 al 16' con un diagonale centrale ben parato da Pacheco. Bale e Casemiro entrano progressivamente in partita, il Real prende campo ma non riesce a concludere con precisione. Al 31' Guidetti sporca i guanti di Navas, al 36' il portiere del Real deve intervenire con non poca difficoltà su una bella conclusione mancina di Pedraza, che riesce a calciare in mezzo a tre avversari. È proprio il mancino numero 17 la principale fonte di preoccupazione per Zidane: Carvajal resta alto e lascia spazio alle sue spalle, col risultato che il Real deve arretrare il baricentro. Ma al 44' i blancos passano, manco a dirlo grazie a Ronaldo: Benzema arpiona un pallone vagante in area, tacco per Cristiano che in un lampo si gira e batte Pacheco di sinistro. Ma è l'eccezionale intervento di Navas al 46' su Alexis a consentire al Real di andare al riposo con un gol di vantaggio. Il secondo tempo si apre come meglio non potrebbe per i madrileni, che cambiano decisamente marcia: Benzema ruba palla sulla trequarti e serve Gareth Bale, che sigla (46') il 2-0 con un sinistro chirurgico. L'Alavés non esce dalla partita e prova a rendersi pericoloso, ma la differenza di valori in campo è sin troppo evidente: al 50' gol annullato a Benzema per fuorigioco millimetrico, dopo due minuti Lucas Vazquez non finalizza un micidiale contropiede orchestrato da Ronaldo. Ed al 61' è sempre CR7 a mettere il sigillo al match: servizio di Vazquez per il Pallone d'Oro, che con un destro preciso batte ancora Pacheco. Zidane risparmia minuti a Kovacic e Casemiro, e c'è tempo anche per il rigore realizzato da Benzema all'89' dopo un fallo su Bale: in gol tutti gli attaccanti, Zinedine può sorridere.

Ci si aspettava una serata tranquilla per il Barcellona e tutto sommato si può dire che il pronostico viene ampiamente rispettato nonostante un inizio da brividi: al 3' va infatti in vantaggio il Girona che colpisce a freddo con Portu che manda al bar Umtiti, scarta ter Stegen e deposita in rete. La gioia degli ospiti dura molto poco perché passano due minuti e Suarez fa già 1-1 su preciso suggerimento di Messi. Proprio la Pulce completa la rimonta e cala il tris: al 30' il 10 blaugrana va a segno con un sinistro potente sul secondo palo, al 36' replica su punizione facendo passare la palla sotto la barriera. Prima dell'intervallo il Barça cala anche il poker grazie a un devastante contropiede finalizzato da Suarez al 44'. Nella ripresa i padroni di casa non tolgono il piede dall'acceleratore. Suarez prende un palo al 55', ma il 5-1 non tarda ad arrivare. Al 66' Coutinho si destreggia al limite dell'area di rigore e poi lascia partire un destro a giro che si insacca a fil di palo. La festa si completa al 76' quando Dembelè va via sulla destra e mette al centro un cioccolatino che Suarez non ha problemi a scartare siglando così la tripletta personale. Nel finale il Barcellona prende un altro legno (traversa) con Vermaelen e ter Stegen fa un miracolo su un colpo di testa di Bernardo. Al fischio finale esplode il Camp Nou: i blaugrana si sono regalati un'altra notte da sogno.