Il Barcellona contro la Fifa per il caso-Messi: "Indignati". Maradona invece...

Il club blaugrana si schiera al fianco dell'Argentina e attacca la Fifa. Diego: "E' accaduto anche a Ibra e l'hanno stangato. Giusto"

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Le quattro giornate rifilate dalla Commissione Disciplinare della Fifa a Leo Messi non solo hanno fatto scalpore in Argentina - sconfitta poi dalla Bolivia nel match di qualificazione ai Mondiali di Russia disputato senza il numero 10 - ma hanno portato il Barcellona a sferrare un attacco duro e frontale nei confronti della Federazione Internazionale parlando di "stupore e indignazione per una sanzione spoporzionata contro un giocatore esemplare".

Dura, ferma, pesante. Perfino sorprendente nei toni. E' la reazione del Barcellona contro la Fifa per le quattro giornate di squalifica rifilate a Messi: una levata di scudi a difesa del numero dieci, di un simbolo la cui immagine potrebbe essere sporcata da una sanzione giudicata "ingiusta e sproporzionata". Da qui "sorpresa e indignazione" e l'appoggio incodizionato a Leo "sportivo esemplare per la sua condotta dentro e fuori dal campo di gioco".

"Tutti hanno visto che ha insultato il guardalinee. È successo anche a Ibrahimovic con il Manchester: hanno visto la gomitata attraverso le immagini in tv e gli hanno dato 3 giornate di squalifica". Così Diego Armando Maradona commenta la pesante squalifica inflitta dalla Fifa a Leo Messi, 4 giornate per aver aggredito verbalmente un collaboratore dell'arbitro durante la partita fra Cile e Argentina. "Io sono stato il calciatore piu' preso di mira dalla Fifa, ma ora non ho niente a che vedere con questa storia. Non sapevo nemmeno che lo avessero squalificato", ha aggiunto l'ex Pibe de Oro a El Grafico dopo le voci circolate in Argentina di un suo 'intervento' presso il presidente della Fifa Gianni Infantino come 'vendetta' nei confronti del neo presidente della commissione delle selezioni delle nazionali argentine Marcelo Tinelli.

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