La rinascita di Jovetic fa felice Siviglia e Inter

Il montenegrino stende il Real: come un anno fa l'esordio è devastante

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Nove mesi, 40 partite. Poi Jovetic, ancora Jovetic. E si interrompe la striscia record del Real, cade l'imbattibilità di Zidane: merito del Siviglia e, soprattutto, del montenegrino. Sì, dell'incompreso e incostante Jo-Jo. Dal gol inutile in Coppa del Re di giovedì sera a quello decisivo in Liga di ieri: quattro giorni, due presenze e due reti, l'ex interista entra nel mondo sivigliano con un impatto devastante: "Poco meno di una settimana fa non lo conoscevamo... Oggi sembra che sia cresciuto nella Carretera de Utrera (sede del centro sportivo delle giovanili andaluse, ndr). La magia di Nervion". E così scrive oggi su twitter il direttore sportivo del Siviglia Monchi, l'uomo che lo ha portato in Andalusia, strappando all'Inter il prestito con diritto di riscatto fissato a 14 milioni.

Tutto perfetto, dunque. Esattamente come una stagione fa quando con addosso la maglia nerazzurra Jo-Jo impattò nuovamente con la Serie A in maniera pesante: un gol all'Atalanta, due al Carpi e sei punti per l'Inter di Mancini nelle prime due giornate di campionato. Non il Real, insomma, ma tre reti importanti comunque. Poi, però, la lenta e inesorabile discesa verso il "dimenticatoio" interista. Evoluzione inspiegabile, involuzione evidente.

Quanto oggi nessuno si augura si ripeta. In primis Jovetic, talento purissimo ma discontinuo alla ricerca della maturità calcistica. E di sicuro pure Siviglia e Inter: gli andalusi nella speranza di aver pescato un crack nel mercato di gennaio, i nerazzurri con l'augurio di aver risolto un rapporto tanto infruttuoso quanto caro. Le premesse ci sono, tocca a Stevan dare seguito a quanto fatto.



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