Un'odissea personale iniziata quasi 10 anni fa, nel novembre del 2006, quando gli venne diagnosticata una grave insufficienza renale. Nel gennaio 2007, Klasnic fu sottoposto all'operazione grazie alla generosità della madre, che gli donò l'organo, ma dopo qualche giorno una crisi di rigetto rese vano il primo intervento e necessario un secondo. A marzo si riprovò con il rene del padre, e questa volta il trapianto andò a buon fine, tanto che poté addirittura riprendere a giocare, a otto mesi dall'operazione chirurgica. Nel 2008 fu tra i protagonisti dell'Europeo di Austria e Svizzera, torneo nel corso del quale firmò due reti. A 33 anni, nel 2013, l'addio al calcio dopo una stagione poco esaltante al Mainz.

Tutto bene fino a qualche settimana fa, quando anche il rene donatogli dal padre ha cominciato a cedere. E' iniziato così un nuovo incubo, con un risveglio che appare davvero lontano, visto che i tempi di attesa per ricevere un organo da una persona deceduta sono in media di 7 anni. In bocca al lupo Ivan...