FA Cup: Conte batte Mou, il Chelsea conquista la Coppa

United ko di misura: a decidere è il rigore di Hazard nel primo tempo

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Il Chelsea batte 1-0 il Manchester United e conquista la sua ottava FA Cup. A Wembley decide la rete messa a segno da Hazard su calcio di rigore al 20', penalty che si era procurato lo stesso fantasista belga. Conte batte cosi il suo rivale storico, Mourinho, condannando il portoghese a una stagione senza titoli. Resta il dubbio se per il tecnico italiano si sia trattato dell'ultima partita sulla panchina dei londinesi.

A Wembley va di scena l'ultimo match della stagione in Inghilterra, ovvero la finale di FA Cup tra Chelsea-Manchester United: Conte contro Mourinho. Sfida che vale doppio sia per la forte rivalità tra i due allenatori, nata ai tempi di Juve-Inter, sia perché entrambi i tecnici sono a secco di trofei in questa stagione. Mourinho opta per il 4-3-3: out Lukaku, il tridente Lingard, Rashford e Sanchez. L'allenatore italiano risponde con un super centrocampo composto da Fabregas, Kantè e Bakayoko. In attacco Hazard gioca alle spalle di Giroud.

Al 10' prima azione pericolosa: protagonista Hazard che arriva alla conclusione a seguito di un'azione in solitaria, ma trova la pronta risposta di De Gea. Al 20' la gara si sblocca: Hazard, lanciato da Fabregas, scappa in contropiede con un'accelerazione devastante, ma quando è solo davanti a De Gea viene steso da Jones, il quale viene solo ammonito dall'arbitro Oliver, scatenando cosi la furia di Conte che chiedeva il rosso. Dal dischetto va lo stesso Hazard che spiazza De Gea e fa 1-0. Al 30' timida risposta dei Red Devils con una conclusione dalla distanza di Pogba potente ma non precisa. Sul finire di primo tempo proprio Jones ha un grossa occasione saltando più in alto di tutti sugli sviluppi di un calcio piazzato, ma il suo colpo di testa non trova la porta.

Nella ripresa al 53' ci prova Rashford con una punizione dalla distanza, ma il tiro viene respinto da Courtois. Passano tre minuti e il copione si ripete: ancora una conclusione dal limite di Rashford parato da Courtois. La partita si infiamma, con lo United che spinge e il Chelsea che non riesce a ripartire. Anche Pogba tenta la conclusione dalla distanza, ma trova una deviazione avversaria. Al 63' il Manchester pareggia con Sanchez, il quale trova il tap in vincente da pochi passi dopo che Courtois aveva respinto un tiro in mischia. Ma è tutto vano perché il cileno è in fuorigioco e il gol viene annullato. Clamorosa opportunità per Marcos Alonso al 70': percussione di Kantè che entra in area e scarica per l'ex Fiorentina, il quale però, mancino, si trova la palla sul destro e non riesce a superare De Gea. Sul cambio di fronte Rashford entra in area e calcia ma trova la tempestiva uscita del solito Courtois che respinge la conclusone. All'82' Pogba salta altissimo dal centro dell'area a seguito di un corner, ma di testa angola troppo il pallone che finisce fuori. Finisce praticamente qui. Prima sconfitta di Mourinho in sei finali disputate su una panchina in Inghilterra. Conte, invece, regala l'ottava FA Cup al Chelsea, chiudendo la stagione con un trofeo.

"La mia posizione riguardo al futuro non cambia, non ho voluto ascoltare altre proposte, perché da gennaio la mia volontà è di rispettare il mio contratto e continuare a lavorare al Chelsea. Ho dimostrato anche in Inghilterra di essere un vincitore seriale e vincere qui non è una passeggiata". Appena alzata al cielo la FA Cup, Antonio Conte si toglie qualche sassolino dalle scarpe e rilancia guardando al futuro e mendando un messaggio ad Abramovich e alla dirigenza del Chelsea. Vuole restare e continuare a vincere. Impresa sempre difficile: "Vincere in Inghilterra non è mai facile, in due anni abbiamo conquistato campionato e FA Cup confrontandoci con rivali importanti, dal City allo United, dall'Arsenal al Liverpool e il Tottenham. Vincere qui on è una passeggiata e oggi abbiamo lo abbiamo fatto solo perché abbiamo avuto l'umiltà e la voglia di lavorare tanto, dal punto di vista tattico e dell'impegno abbiamo meritato noi: i giocatori hanno dato tutto. Quest'anno fin dalla prima partita ci sono sempre stati rumors e speculazioni e i calciatori finiscono per esserne condizionati, ma si sono sempre impegnati".

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