Barcellona, il dramma di Rosell

Parla l'avvocato dell'ex presidente blaugrana, in carcere per riciclaggio: "E' stato pignorato tutto"

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Da Barcellona arriva una dichiarazione shock da parte dell'avvocato dell'ex presidente blaugrana Sandro Rosell: "La sua famiglia non ha più i soldi per mangiare, hanno pignorato tutto" ha detto Pau Molins alla radio catalana RAC1. Rosell è in carcere da sei mesi con l'accusa di riciclaggio di denaro sporco legato all'acquisto di diritti televisivi. "La sua detenzione è una perversione del sistema giudiziario" ha detto il legale.

Sandro Rosell è stato presidente del Barcellona dal 2010 al 2014 ed è finito nei guai per i diritti televisivi legati alle partite della nazionale di calcio brasiliana. Su di lui pende l'accusa di una frode fiscale da 15 milioni di euro. "La sua famiglia vive della carità degli altri membri della famiglia. Che Rosell sia in carcere è una perversione del sistema giudiziario e un abuso dell'istituto della carcerazione preventiva". Il legale lamenta l'assenza della presunzione di innocenza: "È deprecabile. Ci sono mille formule prima della carcerazione per evitare la fuga, l'inquinamento delle prove e la reiterazione del reato. Potrebbero ritirare a Rosell il passaporto, potrebbero mettergli un dispositivo elettronico. Tutto tranne il carcere, è assolutamente ingiusto" ha concluso il legale di Rosell, ex presidente che con il Barcellona ha vinto tutto. 

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