Di Biagio: "Non è ancora finita"

Il ct azzurro dopo la sconfitta contro la Repubblica Ceca: "Questo risultato ci complica la situazione"

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Gigi Di Biagio commenta la sconfitta dell'Italia con la Repubblica Ceca nella seconda gara degli Europei Under 21. "Non è tutto finito, però questo risultato ci complica la situazione - ha detto il ct - Nel 1° tempo non siamo stati veloci come volevamo essere, merito anche dei nostri avversari. Poi abbiamo subito il 2° gol nel momento in cui volevamo vincerla. Eravamo rientrati in partita meritatamente, però, non abbiamo tenuto l'ordine giusto".

Per non dire addio prematuramente all'Europeo in Polonia, ora gli azzurrini devono per forza battere la Germania sabato a Cracovia. “Abbiamo sofferto il loro pressing nel primo tempo – ha sottolineato Di Biagio – e non eravamo veloci come volevamo. Siamo rientrati bene in partita e potevamo anche vincerla, ma non abbiamo tenuto l'ordine giusto per portare a casa la vittoria. Ora dobbiamo recuperare le energie, questa sconfitta complica la situazione ma non è ancora tutto finito".

Di Biagio si prende le responsabilità della sconfitta. "C'era qualcuno che non aveva recuperato e qualcuno che aveva problemi fisici. Al di là di questo, penso che in queste competizioni senza turnover non si vada lontani. Poi quando si perde una partita così importante vengono fuori le responsabilità: che sono mie, sono io che faccio le scelte. Non mi sono mai fatto influenzare dai risultati. Questo condiziona il cammino, ce la metteremo tutta per passare il turno in una competizione complicata. E' difficile parlare dopo un risultato così negativo, ma posso dire che cercheremo di farcela sino alla fine. Siamo in dovere e abbiamo la convinzione di potercela ancora fare: rimango fiducioso nonostante tutto".

Il ct difende i suoi ragazzi. "Io ho risposto qualche giorno fa a chi ma ha chiesto se fosse l'Under 21 più forte degli ultimi vent'anni. Ho detto di sì e non cambio la mia opinione. Devono avere la forza di sostenere questa etichetta e non la vedo come una debolezza".

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