Uefa e Fair Play Finanziario: ecco i club sanzionati in passato

27 club hanno sottoscritto il settlement agreement, 16 squadre sono state estromesse dalle coppe

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"Da quando c'è il Fair Play Finanziario c'è sempre stata la concessione del settlement agreement. In passato si è verificato un solo caso con una società russa, non di primissimo livello, che è stata rimandata alla Camera Giudicante". L'amministratore delegato del Milan Fassone, nel discorso successivo al no dell'Uefa al settlemente agreement, si è lasciato andare ad una considerazione sul trattament riservato ai rossoneri. Non bisogna però dimenticare come il Fair Play Finanziario non abbia fatto molti sconti in questi anni, punendo molti club in Europa. Alcuni con sanzioni e limitazioni, altri con l'esclusione dalle coppe europee. Ad oggi sono 16 le società punite con l'esclusione dalle competizioni europee, mentre 27 hanno sottoscritto il settlement agreement, una sorta di patteggiamento per rientrare nei parametri del FFP, con vincoli precisi e tassativi.

Partiamo dai club che hanno patteggiato per non aver rispettato i parametri del Fair Play Finanziario. Si tratta di settlement agreement differenti a seconda delle situazioni: ogni club interessato ha un particolare percorso di rientro nei parametri. Ecco i club sanzionati.

Anno 2014 (8 squadre)

Manchester City (Inghilterra)
Psg (Francia)
Galatasaray, Trabzonspor e Bursaspor (Turchia)
Zenit San Pietroburgo, Rubin Kazan e Anzhi (Russia)

Anno 2015 (14 squadre)

Besiktas e Karabukspor (Turchia)
FC Krasnodar, Lokomotiv Mosca e Rostov (Russia)
Monaco (Francia)
Sporting Lisbona (Portogallo)
CSKA Sofia (Bulgaria)
Inter e Roma (Italia)
Ruch Chorzòv (Polonia)
Hapoel Tel Aviv (Israele)
Panathinaikos (Grecia)
Hull City (Inghilterra)

Anno 2016 (4 squadre)

Fenerbache e Trabzonspor (Turchia)
FC Astana (Kazakistan)
GNK Dinamo Zagabria (Croazia)

Anno 2017 (1 squadra)
Porto (Portogallo)

Anno 2018 (2 squadre multate)

KF Tirana (Albania)
Vojvodina (Serbia)

In 16 casi l'Uefa ha estromesso dei club dalle Coppe Europee per non aver onorato i debiti nei confronti di altri club, oppure per non aver rispettato gli accordi sottoscritti col settlement agreement. Il caso più eclatante è stato quello del 2016 nei confronti del Galatasaray. Questi i club esclusi dalle coppe europee.

2014
Stella Rossa Belgrado (Serbia)
Ekranas (Lituania)
Cluij (Romania)
Bursaspor (Turchia)

2015
Pallohonka (Finlandia)
Inter Baku (Azerbaigian)
Dinamo Mosca (Russia)
Cska Sofia (Bulgaria)
Targu Mures (Romania)
Dnipro (Ucraina)

2016
Galatasaray (Turchia)

2017
Partizan Belgrado (Serbia)
Karabukspor (Turchia)

2018
Panathinaikos (Grecia)
Sion (Svizzera)
Irtysh (Irlanda)

Ai club non è più permesso avere perdite?
Per la precisione, i club possono spendere fino a 5 milioni di euro in più di quanto guadagnano in ciascun periodo di valutazione (tre anni). Tuttavia, possono superare questa soglia entro un certo limite, se il debito viene coperto totalmente da un contributo/pagamento diretto da parte del proprietario(i) del club o di una parte correlata. Questo impedisce la formazione di un debito non sostenibile.

I limiti sono:
• 45 milioni di euro per le stagioni 2013/14 e 2014/15
• 30 milioni di euro per le stagioni 2015/16, 2016/17 e 2017/18

Per promuovere gli investimenti negli stadi, nelle infrastrutture per gli allenamenti e nel settore giovanile e femminile (dal 2015), tutti questi costi sono esclusi dal calcolo dei bilanci.

I club verranno automaticamente esclusi se non rispettano il fair play finanziario?
Se un club non rispetta le regole, sarà l'Organo di Controllo Finanziario dei Club a decidere le misure e le sanzioni da applicare.

Una violazione delle regole non significa l'esclusione automatica di un club, ma non sussisteranno eccezioni. A seconda di vari fattori (es. il trend del bilancio in pareggio), un club incorre in diversi provvedimenti. Tra questi:
a) avvertimento
b) richiamo
c) multa
d) decurtazione di punti
e) trattenuta degli introiti ricavati da una competizione UEFA
f) divieto di iscrizione di nuovi giocatori alle competizioni UEFA
g) limitazione del numero di giocatori che un club può iscrivere alle competizioni UEFA, compreso un limite finanziario al costo totale aggregato dei benefit per i giocatori registrati nella lista A delle competizioni UEFA per club
h) squalifica dalle competizioni in corso e/o esclusione da future competizioni
i) revoca di un titolo o di un premio

Inoltre la CFCB ha deciso in molti casi che gli obiettivi del FPF possono essere raggiunti meglio con un approccio riabilitativo piuttosto che punitivo. Questo ha portato alla conclusione di accordi tra i club e la CFCB, che combinano contributi finanziari a numerose condizioni restrittive, che forniscono ai club la strada per raggiungere il break-even nel breve termine (ulteriori dettagli nei punti 11-16)

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