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Tutto Inter live - Record d'incasso e Icardi c'è

Nel match di qualificazione ad Euro 2016 il croato è stato sostituito

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Iner-Milan, si sfiorano i 4 milioni: primato assoluto. Ok anche Miranda

Inter-Milan di domenica 13 settembre sarà la partita di campionato col più alto incasso della storia: poco meno di 4 milioni di euro, ben al sopra dei 3 milioni e 324 milan euro del derby dello scorso novembre, che festeggiava il ritorno di Mancini sulla panchina dell'Inter ed era Milan-Inter. Già venduti 65 mila biglietti.

Con ogni probabilità, Mauro Icardi sarà in campo con la sua Inter nel derby di domenica 13 contro il Milan. L'argentino  sembra aver risolto i suoi problemi muscolari alla coscia destra. L'attaccane ex Sampdoria si era infortunato nei primi minuti del match di esordio in campionato in casa con l'Atalanta ed è uscito dal campo dolorante per una cicatrice presente nel muscolo. I controlli a cui è stato sottoposto nella giornata di ieri sono stati soddisfacenti: Icardi lavorerà ancora a parte per qualche giorno prima di riunirsi al gruppo martedì. Mancini vuole schierare Maurito dal primo minuto nella stracittadina con il Milan e con ogni probabilità sarà proprio l'argentino a guidare l'attacco assieme a Jovetic e Perisic.

Nessun problema fisico per Miranda: il difensore sarà regolarmente in campo questa sera nel match amichevole del Brasile contro il Costa Rica. Anche Perisic sta bene: l'allarme, seppure minimo, è rientrato.

Dal ritiro della Nazionale francese, Geoffrey Kondogbia parla della sua scelta interista: "Sono convinto di aver fatto la scelta migliore per la mia carriera e Mancini è stato determinante per me. E' un grande allenatore, era un grande calciatore e in allenamento lo dimostra ancora. Si è molto parlato del costo del mio trasferimento, ma quelle cifre non mi spaventano".

Il presidente Erick Thohir ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano portoghese A Bola. Mercato promosso a pieni voti e il ritorno in Champions come obiettivo primario. "Questa è la squadra di qualità che volevamo costruire, anche con Massimo Moratti, affinché l'Inter possa essere competitiva in Serie A e tornare in Champions League. Roberto Mancini ha il nostro pieno supporto. A proposito del mercato, ci tengo a sottolineare che le nostre sono sempre decisioni collettive, non solo del presidente o solo del tecnico o solo della dirigenza. Le scelte però sono condivise e sono tutte per il bene del club. Ora la squadra ha diverse soluzioni e tutti giocatori di qualità, alcuni che c'erano già prima e su cui abbiamo deciso di puntare, altri che sono arrivati a rinforzare il gruppo con il mercato". "Gli obiettivi per la stagione? La nostra dimensione è la Champions League, quindi tornarci. Ma l'ha detto anche Mancini: siamo l'Inter e dobbiamo puntare al massimo, quindi perché non puntare allo scudetto? Non è facile certo, la Juventus sono anni che domina nel campionato italiano ma noi lavoriamo anche per questo, cercando di fare sempre del nostro meglio".

Oltre a Perisic, il giovedì internazionale offre a Mancini altri due spunti di preoccupazione, al di là della sciagurata esibizione dei nerazzurri che si sono messi in mostra a Lecco. I due spunti riguardano Brozovic e Miranda. Brozovic, che aveva avuto un problema a una caviglia contro l'Atalanta, ha cominciato dalla panchina, poi è entrato a gara in corso. Miranda, a causa di un affaticamento, dovrebbe essere risparmiato nel test fra Brasile e Costa Rica.

Apprensione all'Inter, per il fastidio muscolare di Perisic. Ma nessuna apprensione, in apparenza, da parte del croato neo interista che ha parlato, dopo la partita in Azerbaigian finita 0-0, e non è stato nemmeno sfiorato dal dubbio-infortunio. "Adesso dobbiamo pensare solo alla gara di Oslo contro la Norvegia. Questo 0-0 ci complica la vita, e non dovremo sbagliare niente. La testa a Oslo". L'infortunio? Boh...

Ivan Perisic ha chiesto il cambio durante la partita tra Azerbaigian e Croazia valida per le qualificazioni ad Euro 2016. Il neo interista ha avvertito un affaticamento muscolare al quadricipite della gamba. Dalle prime indicazioni, l'infortunio non dovrebbe essere grave, anzi: il ct Kovac spera già di averlo a disposizione per il match di domenica con la Norvegia. L'Inter monitora la situazione ed è in contatto con lo staff della nazionale croata.

Al triplice fischio, Roberto Mancini ha commentato ai microfoni di Inter Channel la partita contro il Lecco: "Il risultato non è per nulla importante, ciò che conta era mettere minuti nelle gambe e valutare qualche ragazzo. Melo e Telles sono andati bene. Abbiamo sperimentato diversi moduli, poi non volevamo far giocare più di sessanta minuti i senior, quindi abbiamo dato ampio spazio ai ragazzi che hanno fatto bene".

Hamza Hamzaoglu, allenatore del Galatasaray, ha parlato delle cessioni di Alex Telles e Felipe Melo: "Le operazioni di calciomercato si sono sviluppate tutte nell'ultimo giorno e l'Inter ha presentato un'offerta che difficilmente si può rifiutare - si legge su Hurriyet - Io non avrei mai voluto lasciarli andare, ma la volontà di Felipe Melo e Alex Telles è stata determinante".

Javier Zanetti, presente a Santa Margherita Ligure per un evento legato alla sua Fundacion Pupi, ha detto "Inter da scudetto? Piano, siamo solo alla seconda di campionato. L'importante è essere protagonisti, tornare a esserlo. Il mio nuovo ruolo? Faccio il mio lavoro con entusiasmo, volevo restare all'Inter e imparo, giorno dopo giorno".

E' il giorno di Felipe Melo e Telles, gli ultimi arrivati. La presentazione, prima del test a Lecco. Le prime parole di Felipe Melo: "L'Inter deve pensare allo scudetto, e io sono pronto. Sono un giocatore cattivo ed è un sogno giocare qui, nella squadra di un campione che mi ha ispirato: Simeone". E Telles: "So che in Italia conta molto l'assetto tattico. Ho scelto l'Inter per Mancini e sono pronto a giocare il derby".
E ancora Felipe Melo: "Ero stato vicino all'Inter già dai tempi di Mourinho, c'era stata una sorta di precontratto. Se sono cambiato? Non sono più il giocatore di un tempo, ho detto di essere cattivo in campo, ma la scorsa stagione non sono mai stati espulso. Una volta non era così, ma dopo dieci anni di professionismo si imparano tante cose. L'Inter ha fatto bene a prendere Telles, è un giocatore di rare qualità, sa difendere e fare assist".

La curiosità del test Lecco-Inter, questa sera, è che alla guida del club lariano c'è Sergio Zanetti, fratello del vicepresidente e bandiera interista Javier. "Sarà una festa, per noi e per i tifosi", dice Zanetti, 48 anni, sei in più di Javier. Per due anni, dal 2011 al 2013, Sergio Zanetti ha lavorato all'Inter come tecnico della squadra Beretti.

Ci saranno anche Felipe Melo e Alex Telles nel test amichevole di questa sera contro il Lecco: alle 19:30 scenderanno in campo i giocatori non convocati dalle rispettive nazionali (quindi niente debutto anche per Ljajic e Perisic), sarà la prima occasione di vedere il centrocampista e il terzino sinistro. Mancini non potrà ancora contare su Mauro Icardi, il problema alla coscia destra rimediato contro l'Atalanta è risolto ma il tecnico interista vuole andarci con i piedi di piombo, l'impiego nel derby è comunque scontato.

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