Tavecchio: "Balo? Ha perso la bussola. E adesso..."

Non solo il Milan. C'è anche la Nazionale che segue Balotelli. Ma con parole dure e severe

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Non solo il Milan e Mihajlovic. Ci sono anche l'azzurro Nazionale e Antonio Conte. Sui sentieri del ritorno di Mario Balotelli corrono progetti e speranze di un rientro a pieno titolo: nel calcio, nel calcio italiano. Balotelli fino a quattordici mesi fa era il centro del progetto-Italia ai Mondiali brasiliani, e una stella un po' spenta nella galassia Milan. Poi ogni luce si è spenta del tutto, fino a farne un (ex) campione dimenticato.

Che cosa è cambiato? Niente, perché tocca a lui, soltanto a lui risalire. Sarà dura, non impossibile, ma sarà anche una risalita senza appigli. Come ha fatto capire (detto) il presidente federale Tavecchio, incrociato a Taormina dal nostro Claudio Raimondi. "Il ritorno di Balotelli? Vediamo, vedremo. E' un ragazzo che sembra aver dimenticato i valori di sofferenza, di sacrificio, l'aver avuto tutto, troppo e subito in virtù del suo talento. Ha come perso la bussola e sta a lui ritrovarla, ora che è tornato al Milan e con l'aiuto del Milan. Se il club rossonero saprà ricostruire Balotelli, sarà anche un atout in più per tutto il calcio italiano".

Leggi: per Antonio Conte e il mondo azzurro, oggi più che mai alle prese con la vocazione-attaccanti, mai così in basso nella storia del club Italia. Per Balotelli, mai trovato Cassano, e alle prese coli malanni continui di Pepito Rossi, la Nazionale ha divagato su quello che c'era. Il tentativo di Conte, lo scorso autunno, con Mario era stato vano. Ora il ct aspetta, ma senza fretta e soprattutto senza sconti di privilegio. Come dice Tavecchio.

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