Silvio Berlusconi a Chi: "Sono il presidente che ha vinto di più al mondo"

Il presidente del Milan: "Ultimamente non ho potuto occuparmi tanto del Milan. Perché..."

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Nel corso di una lunga intervista rilasciata al settimanale Chi, il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, ha parlato anche degli ultimi anni alla guida del club di via Aldo Rossi: "Ho un rimpianto: quello di non aver potuto lavorare sul Milan come avrei voluto. Se negli ultimi anni il Milan non è stato come prima è solo perché non ho avuto più tempo per occuparmene personalmente".

"Si fa presto a parlare -ha aggiunto-, ma per anni ho lavorato almeno tre pomeriggi alla settimana con i miei avvocati per preparare le 3.600 udienze dei 73 processi politici che ho dovuto subire. Sono comunque il Presidente di club che ha vinto di più nella storia del calcio"

Così sul tempo che passa: “Nella mia vita non ho mai pensato all'età. Al contrario, ho sempre vissuto come se avessi quarant'anni, perché così mi sentivo: pieno di curiosità, di voglia di fare. Poi, improvvisa, è arrivata la malattia. E con l'operazione che ho subito è arrivata forte la consapevolezza che sono un uomo di ottant'anni”.
Il compleanno: “Nessuna festa di compleanno. Farò solo una cena con i miei cinque figli. E ho pregato tutti quanti di non farmi nessun regalo. Se proprio vogliono, facciano beneficenza”.
La malattia:“Sto guardando in modo ancora incerto a quello che può essere il mio futuro. La cosa che ho realizzato, forse la più importante, è che passerò più tempo con i miei figli e i miei nipoti. Dedicherò più tempo alle persone a cui voglio bene. Come ho fatto questa estate. Ed è giusto così: cinque figli e dieci nipoti fanno un patriarca. E io questo mi sento”.

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