Serie A, un campionato a due velocità

Juve, Inter e Napoli a punteggio pieno. Crotone, Benevento e Verona ne hanno raccolti solo due in quattro giornate

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La corsa per ora senza ostacoli di Inter, Juventus e Napoli entusiasma tre tifoserie molto calde, ha un precedente statistico lontano e apre anche un interrogativo sul valore del nostro campionato. Bisogna tornare indietro di 57 anni per trovare la stessa situazione. Con una sola intrusa la Roma al posto del Napoli. I punti erano 8 rispetto ai 12 di oggi. E in testa con i giallorossi c'erano Inter e Juve. Alla fine, facciano gli scongiuri le avversarie, nell'era dei due punti a vittoria a trionfare furono i bianconeri con 49 punti davanti al Milan fermo a 45. 

Altri tempi, in serie B precipitarono Napoli, Lazio e Bari, con la classifica cannonieri vinta da Sergio Brighenti. Oggi ci sono Mertens e Dybala e una classifica che fa discutere e sognare. La facilità con cui soprattutto bianconeri e azzurri asfaltano le avversarie, il 6-0 del Napoli con il Benevento l'esempio più eclatante, fa gridare allo scandalo gli amanti di un calcio in cui anche le grandi cadevano sui campi di provincia. La realtà è che le ultime della classe, con rose sempre meno competitive, si giocano letteralmente un altro campionato. Mettono già in preventivo di perdere con gli squadroni che cercano fortuna in Champions e si giocano la salvezza con le altre formazioni nella parte destra della classifica.

Il dato statistico lascia pochi dubbi, negli ultimi cinque anni il miglior risultato per la terz'ultima della classe sono stati i 38 punti con cui il Carpi nel campionato 2015/16 è retrocesso. Nelle altre stagioni chi è andato in serie B non si è nemmeno avvicinato alla fatidica quota salvezza dei 40 punti. Lo scorso anno l'Empoli è arrivato a 32, tre anni fa il Cagliari a 34. Le due stagioni precedenti Catania e Palermo si sono fermate a quota 32.

Guardando la disparità di valori quest'anno sembrano già in grande difficoltà, e non attrezzate per la categoria su tutte Crotone, Benevento e Verona. Con una lotta per non retrocedere che potrebbe chiudersi con largo anticipo. Torna così prepotente a crescere il partito di chi vuole una riforma della serie A per ridurla almeno a 18 squadre, con meno partite e più soldi da spartirsi con i diritti televisivi. Sulla lotta scudetto la sensazione con lo strapotere di Napoli e Juve, la crescita delle milanesi e le rose competitive di Roma e Lazio è che il titolo si giochi negli incroci tra queste squadre. Con azzurri e bianconeri favoriti.  

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