Serie A, rigoristi cercasi

Belotti è il giocatore che ha sbagliato di più (3 penalty falliti) ma gli fanno compagnia anche Dzeko, Ilicic e Mumushaj. Torino e Pescara sono le squadre peggiori dagli 11 metri

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Miseria e nobiltà del calcio di rigore: non solo partite ma anche Mondiali e grandi trofei sono stati spesso decisi dagli 11 metri. In Serie A, però, questa non è una buona stagione per chi si presenta dal dischetto: sono già 23, infatti, i rigori sbagliati in totale con Torino e Pescara che si segnalano come le squadre che hanno fallito di più. Tra i giocatori non è una stagione fortunata per Belotti che ha fallito 3 tentativi e Dzeko, 2 errori. 

Tanto spesso reclamati ma poi, a volte, falliti. I rigori sono un capitolo particolare delle gare e del calcio, un momento quanto mai decisivo che non sempre però si ha la freddezza di sfruttare. In Serie A sono già 23 i tiri falliti dagli 11 metri in 26 giornate, senza contare il doppio tocco di Bacca in Sassuolo-Milan che andava annullato: e se consideriamo le 12 partite che ancora mancano alla fine, non è impossibile che venga ritoccato il dato della stagione 2012-2013 quando furono gettati alle ortiche 34 penalty, record negativo degli ultimi anni. 

A spiccare nella poco invidiabile classifica dei rigoristi non impeccabili è Andrea Belotti, che pure sta vivendo una stagione fantastica con 19 gol stagionali e un ruolo affermato da top player. I suoi numeri, però, potevano essere ancora migliori se il "Gallo" non avesse fallito 3 calci di rigore contro Milan, Bologna e Fiorentina. Del resto è il Torino in generale a mancare di freddezza e lucidità dagli 11 metri: quella di Mihajlovic, infatti, è la squadra che ha sprecato di più con quella che è teoricamente la più semplice delle occasioni da gol: a fallire, tra i granata, sono stati anche Ljajic contro il Milan e Iago Falque contro l'Empoli in gare che potevano avere tutta un'altra storia. A far compagnia al Toro nella classifica delle squadre sprecone c'è il Pescara, che a una stagione fatta di numeri negativi aggiunge anche gli errori dal dischetto compiuti da Memushaj (ben due volte), Caprari e Biraghi. Imprecisioni che pesano e costano punti. 

Anche un bomber di razza come Dzeko, già a quota 29 gol quest'anno tra campionato e coppe, manca di freddezza davanti ai portieri avversari come dimostrano i suoi tentativi falliti contro Udinese e Crotone. Ma per fortuna di Spalletti, Edin a parte, la Roma può dire di vantare i migliori rigoristi in circolazione: dal totem per eccellenza Francesco Totti all'infallibile Perotti che con la sua rincorsa lenta e sguardo fisso sul portiere contro l'Inter ha messo a segno il settimo centro su altrettanti tentativi. 

Doppio errore anche per l'ex milanista Niang e il viola Ilicic in una stagione in cui anche giocatori come Icardi, Berardi, Quagliarella, Destro e Borriello hanno sciupato le loro occasioni. 

A beneficiare degli errori altrui è soprattutto il Milan
che ha visto i suoi avversari fallire ben 4 volte: due sono stati i tiri intercettati da Donnarumma (a Belotti e Ljajic) a cui comunque si può dare il merito indiscusso di indurre l'avversario all'errore con quell'apertura di braccia che "rimpicciolisce" la porta e la fama di "para-rigori" che senza dubbio non consente a chi tira di farlo in serenità (vedasi Berardi nell'ultima giornata che ha angolato troppo la conclusione). Ha beneficiato di 4 errori avversari anche la Lazio, con due parate decisive di Marchetti. E il dilemma resta sempre quello di fronte a un rigore sbagliato: bravura del portiere o errore dell'attaccante? L'importante, nonostante i tentativi falliti, è "non aver paura di tirare un calcio di rigore"...

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