Inter, solo un pari col Palermo

A San Siro rosanero in vantaggio con Rispoli, poi pari di Maurito

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L'Inter deve rinviare ancora l'appuntamento con la prima vittoria in campionato. Dopo la sconfitta col Chievo, a San Siro la squadra di De Boer non va oltre l'1-1 col Palermo. Nel primo tempo i nerazzurri si svegliano solo dopo mezz'ora e hanno diverse occasioni, ma non riescono a segnare. Nella ripresa poi Rispoli sblocca la gara al 48' grazie a una deviazione di Santon, poi Icardi pareggia i conti al 72' di testa.

Niente applausi a San Siro per De Boer. Alla "Scala del calcio" l'esordio dell'olandese non è certo di quelli da mettere nella bacheca dei ricordi. Solo un gol di Icardi evita il secondo flop consecutivo per i nerazzurri. E questa è la buona notizia. Il resto, infatti, sono solo appunti negativi. Il progetto De Boer è ancora in alto mare. Lo dice il campo. L'olandese non ha ancora in mano la squadra. Al di là dei moduli, l'Inter manca ancora di personalità, cattiveria e convinzione. L'impressione è che sia in balia degli eventi e che chi sta al timone ancora non ha trovato la via giusta da percorrere. Al netto dei nuovi acquisti, i nerazzurri col Palermo hanno mostrato gli stessi limiti della scorsa stagione, giocando a sprazzi e con poca qualità. I problemi più evidenti sono in mezzo al campo, dove Kondogbia e Medel non riescono a costruire e a inserirsi. Anche dietro però le cose non vanno meglio. Miranda e Murillo difendono bene, ma se si tratta di impostare, sono guai. Santon invece non ha il passo. E si vede. Quanto invece all'attacco, il tridente Perisic, Icardi Eder non convince. L'ingresso di Candreva, infatti, ha cambiato tutto. Pe rinnescare Maurito servono i cross e l'ex Lazio è l'uomo perfetto per esaltare l'argentino. Peccato però che sia entrato solo dopo il vantaggio di Rispoli. Per De Boer c'è ancora molto da lavorare. Lo dimostra l'atteggiamento col Palermo e anche la formazione iniziale. 

Dopo la figuraccia di Verona, De Boer infatti cambia e torna all'amato 4-3-3. La novità è Perisic al posto di Candreva nel tridente, con Murillo che torna al centro della difesa accanto a Miranda. A sinistra, con Nagatomo indisponibile, spazio a Santon. In emergenza, Ballardini sceglie invece un prudentissimo 3-5-1-1, con Goldaniga e Andelkovic in difesa. In attacco Quaison dietro l'unica punta Nestorovski. Dopo la "passerella" di Joao Mario, al Meazza l'Inter prende subito in mano il gioco. In cabina di regia, Banega detta i tempi e avvia la manovra cercando gli esterni. I nerazzurri pressano alto, ma sono lenti nelle ripartenze e il primo pericolo lo corre Handanovic. Pescato tutto solo in mezzo all'area, Goldaniga spedisce a lato con la suola, divorandosi il gol del vantaggio. Ancora senza la giusta distanza tra i reparti, l'Inter prova a costruire gioco, ma fatica ad andare in verticale e a sfruttare le sovrapposizioni sulle corsie. In mezzo al campo Kondogbia e Medel fanno solo il "compitino" e gli uomini di De Boer sbattono contro il muro rosanero. Tutto passa dai piedi di Banega, ma il tridente nerazzurro è troppo statico e le linee di passaggio scontate. A ritmi blandi, il Palermo piazza tanti uomini sotto la linea della palla e gestisce il match senza rischiare, provando poi a sfruttare le ripartenze di Chochev e Quaison. Nella prima mezz'ora il gioco nerazurro è contratto, poi, dopo il time-out, l'Inter cambia marcia. Prima Andelkovic salva sulla linea un tiro di Medel, poi Banega scalda il piede e pennella per la testa di Miranda e Murillo, che però falliscono il bersaglio grosso. Kondogbia e Perisic alzano il livello delle giocate e la squadra di De Boer guadagna metri e coraggio. Eder e Icardi cominciano a dialogare e poco prima della fine del primo tempo la palla buona finisce ancora sul destro di Medel, che però spara fuori da buona posizione. 

Nella ripresa però è il Palermo a colpire. Dopo solo 3' la difesa nerazzurra si fa sorprendere e Rispoli sblocca il risultato grazie anche a una deviazione decisiva di Santon. Perisic prova subito a reagire e a rimettere la gara in carreggiata, ma il suo colpo di testa è troppo centrale. Sotto di un gol, l'Inter perde sicurezza e torna ad essere quella della prima mezz'ora. A parte un paio di belle giocate, Kondogbia sbaglia quasi tutto in fase di impostazione e i nerazzurri mostrano tutti i limiti di organizzazione, affidandosi alle soluzioni individuali. Medel resta l'uomo più pericoloso, ma la mira non è quella del bomber. Il Palermo invece prende coraggio e pressa sugli esterni. D'Ambrosio prova a pareggiare, ma Posavec è attento. Poi entra Candreva e cambia tutto. Con i cross dalla destra si svegliano Icardi ed Eder. Maurito agguanta il pareggio di testa al 72', poi l'italo-brasiliano va vicino al raddoppio. Nel finale l'Inter attacca a testa bassa e dà l'assalto alla porta rosanero, ma la squadra di Ballardini resiste e porta a casa un punto prezioso, conquistato con i denti e con un'organizzazione di gioco chiara e precisa. Caratteristiche che, in attesa di vedere l'impatto di Joao Mario e Gabigol, invece mancano ancora alla banda di De Boer.

Santon 4: nel primo tempo regge, nella ripresa crolla. Devia il tiro di Rispoli che si infila alle spalle di Handanovic e non è mai al posto giusto. Desaparecido in fase offensiva
Kondogbia 5: dopo un anno di ambientamento, da lui ci si aspetta il salto di qualità. E invece sbaglia quasi tutto (a parte un paio di buone giocate)
Banega 6,5: in mezzo al campo è l'unico ad avere idee e piedi buoni. Ottimo anche sui calci piazzati
Icardi 6: tocca pochissimi palloni e fallisce un gol da buona posizione, ma poi firma la rete del pari che evita a tutti la figuraccia
Perisic 6: bene a sprazzi. Soprattuto nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo. Rispoli gli rende la vita difficile
Rispoli 6,5: sblocca la gara e lotta su ogni palla che passa dalle sue parti. Bello il duello con Perisic
Aleesami 6: buona prestazione. Ordinato e preciso in copertura, in fase di impostazione si propone appena può
Nestorovski 5,5: lasciato solo a combattere, fatica a trovare spazio e giocate. Ma cerca di far salire la squadra

INTER-PALERMO 1-1
Inter (4-3-3): Handanovic 5,5; D'Ambrosio 6, Miranda 5,5, Murillo 5,5, Santon 4 (23' st Miangue 6); Medel 6, Banega 6,5, Kondogbia 5;  Perisic 6 (23' st Candreva 6,5), Icardi 6, Eder 5,5.
A disp.: Carrizo, Berni, Biabiany, Brozovic, Eloge Y., Gnoukouri, Melo, Palacio, Ranocchia. All.: De Boer 5
Palermo (3-5-1-1): Posavec 6; Vitiello 6, Goldaniga 6, Andelkovic 6,5 (39' st Cionek sv); Rispoli 6,5, Gazzi 5,5, Hiljemark 5,5, Chochev 6, Aleesami 6; Quaison 6 (10' st Sallai 5,5); Nestorovski 5,5 (31' st Balogh sv).
A disp.: Marson, Fulignati, Bentivegna, Bouy, Embalo, Giuliano, Gonzalez, Jajalo, Pezzella. All.: Ballardini 6
Arbitro: Russo
Marcatori: 3' st Rispoli (P), 27' st Icardi (I)
Ammoniti: Murillo (I), Goldaniga, Aleesami, Gazzi, Sallai, Rispoli (P)
Espulsi: -

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