Serie A: il Var "regala" il primato di rigori, 33

Come la tecnologia sta influendo sull'andamento delle partite. Il bilancio dopo 7 giornate

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La Serie A all'epoca della Var vanta già un primato: è quello dei 33 rigori fischiati, record storico per la massima serie dopo sette giornate. Quasi raddoppiati rispetto alle ultime stagioni. La Video assistenza è già diventata parte del calcio. Il pubblico ha imparato a riconoscere il gesto che la chiama in causa, la forma rettangolare dello schermo mimata a due mani.

"La perfezione non esiste, il primo giudizio è positivo - afferma Tiziano Pieri, ex arbitro ed esperto di tecnologia al telefono con l'Ansa -. E vorrei sottolineare che in Italia, dove tra l'altro sono immediatamente diminuite le ammonizioni, la tecnologia su cui si basa sta funzionando molto bene, mentre in Germania hanno dei problemi".
Un'altra cifra è evidenziata dalle statistiche elaborate da Pieri, incide di come il gioco stia 'digerendo' la novità: è quella sui cambi di decisione dovuti all'uso della Var. Nelle prima 69 partite (manca il recupero di Sampdoria-Roma) sono stati ventuno ed undici hanno riguardato proprio i rigori. In sei casi l'arbitro, dopo aver consultato i colleghi davanti al video, ha concesso un penalty che non aveva fischiato; in altri cinque ha si è comportato al contrario.
Si tratta di 3,2 decisioni dell'arbitro cambiate a giornata "di poco superiore alla media di circa due che era preventivata". Arbitri più 'rigoristi' sono Fabbri e Gavillucci, con quattro assegnati in altrettanti incontri. Ma anche Irrati, con tre in tre, viaggia alla media di un penalty a partita.

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