Nicchi "Rischiamo nuova Calciopoli"

Il presidente dell'Aia: "Si mina indipendenza della classe arbitrale". Poi su Buffon: "Attento a quello che dice"

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Marcello Nicchi lancia un grido d'allarme. Secondo il presidente dell'Aia il nostro calcio corre grandi pericoli se si dovesse prendere la decisione di togliere agli arbitri il 2% di diritto di voto in assemblea: "Minare l'indipendenza e la terzietà della classe arbitrale potrebbe significare l'inizio di una nuova Calciopoli. Lo sciopero? Io faccio di tutto per calmare gli arbitri, ma non sorprendetevi se non li troverete sul campo".

Nicchi è un fiume in piena: "L'arbitro deve votare perché è un principio democratico" ha aggiunto a Radio anch'io sport. Poi: "Qualcuno vuole mettere le mano sugli arbitri: il 2% è un'attribuzione residuale. A chi gioverebbe questa decisione, se non alla serie A che non ci vuole riconoscere questo diritto, come del resto dichiarato dal commissario Malagò? Tutte le altre componenti sono a nostro favore. Mettere le mani sugli arbitri significherebbe che ognuno dice la sua: nel modo di designare, nella crescita, nell'organizzazione".

Infine, sulla Var: "Questo è uno strumento che funziona, migliorabile e ormai voluto e accettato da tutti. Ci sono occasioni in cui si deve andare al monitor e altre in cui non c'è bisogno. Ma a decidere è sempre l'arbitro in campo, questo deve rimanere un caposaldo. In Italia c'è un'organizzazione che funziona, tutti gli altri ci stanno seguendo. Non ho sensazioni di contrarietà al Var, ma anzi si chiede di migliorarla e ora si va in campo più sereni: dai protagonisti in campo, ai tifosi. Questo è uno strumento che fa giustizia".

Nicchi ha anche commentato il post-partita di Real-Juve, con particolare riferimento alle parole di Buffon dopo il rigore concesso ai blancos: "Buffon è un grandissimo campione che si avvia, gli auguro, ad una bellissima carriera dirigenziale. Quando siamo a certi livelli bisogna stare attenti a quello che si dice. Perché ci sono i ragazzini che ascoltano".

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