Se Maran temeva contraccolpi per l'ottimo momento e la classifica ancora più positiva, avrà tirato un sospiro di sollievo. Il primo tempo aveva lasciato qualche dubbio al tecnico gialloblù ma la sterzata a cavallo della ripresa ha portato il tredicesimo punto nelle ultime sei partite, nonostante i pericoli finali. Una vittoria costruita dalla panchina, dopo che nel primo tempo le punte del Chievo avevano lavorato poco e male: l'ingresso di Inglese e l'esperienza di Pellissier hanno sopperito. E' andata male invece a Castori, il Carpi ha dato l'idea di non voler forzare la mano, come se un pari andasse più che bene, e infatti, dopo il gol subito, ha alzato istantaneamente il ritmo e avuto almeno due grosse chance per pareggiare.

I veneti giostrano a lungo sulle fasce, la tendenza ad accentrarsi di Castro lascia spazio a Cacciatore di spingersi sulla destra anche se il giro-palla porta poche occasioni. Le combinazioni sugli esterni, infatti, non sortiscono cross degni di nota mentre i lanci dalle retrovie non trovano Floro Flores e Meggiorini pronti a smarcarsi. Neppure Birsa è in giornata, anche perché i gialloblù di solito amano essere attaccati per ripartire e invece il Carpi se ne sta sornione a guardare. L'unico tema tattico dei modenesi è il lancio lungo per la velocità di Mbakogu, dato che il centrocampo si occupa soprattutto di soffocare Birsa. Lo 0-0 del primo tempo con pochi tiri in porta è figlio di questo copione.

La ripresa ha più brio, anche per gli ingressi di Lasagna, Inglese e Pellissier. Al quarto d'ora prima azione degna di nome, con Castro liberato al tiro che si vede respingere la conclusione da Belec. Il Chievo non si scompone più di tanto davanti al 4-4-1-1 del Carpi, che neanche con Lasagna si posiziona con le due punte in linea. In casa, i veneti sanno che il gol prima o poi arriva. Questa volta è la furbizia e la coordinazione di Pellissier a dare ragione a Maran e a bucare Belec sotto le gambe. L'assedio finale, con Zaccardo punta improvvisata e due volte vicino al gol, servono a poco. Ora il Palermo ha una chance per distanziare il trio in zona retrocessione, Carpi-Genoa diventa ancora più fondamentale per la salvezza.

Bizzarri 6,5 Ottanta minuti di solitudine, ma nel finale due parate non troppo difficili ma decisive su Zaccardo
Birsa 5 Giornata no. Non riesce a trovare lo spazio tra difesa e centrocampo avversari, non è abbastanza lesto davanti a Belec. Esce per infortunio
Pellissier 7 Con Inglese cambia il destino del match: sfrutta alla grande una palla vagante in area e la gira quasi ad occhi chiusi
Belec 5,5 Qualche uscita senza patemi, soprattutto un'ottima doppia respinta su Castro-Birsa ma viene beffato da Pellissier
Lollo 5 E' l'uomo scelto da Castori per dare una mano a Mbakogu ma in realtà fa poco. Più utile Crimi nei venti minuti in cui è subentrato
Mbakogu 6 Fa quel che può, corre a destra e a sinistra per tenere palla e creare spazi per i suoi compagni. Ma è troppo solo

CHIEVO-CARPI 1-0
Chievo (4-3-1-2): Bizzarri 6,5; Cacciatore 6, Gamberini 6, Cesar 6, Gobbi 5,5; Castro 5,5, Radovanovic 6, Hetemaj 5,5; Birsa 5 (33' st Pellissier 7); Meggiorini 5,5 (40' st Rigoni sv), Floro Flores 5 (1' st Inglese 6,5). A disp.: Bressan, Seculin, Spolli, Frey, Sardo, Pinzi, Costa, Izco, Mpoku. All.: Maran 6
Carpi (4-4-1-1): Belec 5,5; Zaccardo 6, Romagnoli 6, Suagher 5,5, Gagliolo 5,5; Pasciuti 5,5, Cofie 6, Bianco 6 (37' st Letizia sv), Di Gaudio 5,5 (19' st Lasagna 6); Lollo 5 (23' st Crimi 6); Mbakogu 6. A disp.: Brkic, Colombi, Sabelli, Porcari, Verdi, De Guzman, Mancosu, Martinho. All.: Castori 5,5
Arbitro: Fabbri
Marcatore: 38' st Pellissier
Ammoniti: Radovanovic, Meggiorini (Ch), Suagher, Pasciuti, Lollo (Ca)