Sacchi, la luce juventina e la "vergogna" per il Triplete di Mou

Al Salone del Libro di Torino, l'ex ct: "Spero che questa nuova luce non si affievolisca". "L'Inter tutta straniera del Triplete..."

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La luce europea della Juventus e vergogna all'Inter (tutta straniera) del Triplete. Dal Salone del Libro di Torino, la firma di Arrigo Sacchi per quello che si deve alla Juve di Allegri (e Conte), e quell'accenno all'Inter di Mourinho e del Triplete che non è il miglior augurio ai 70 anni che oggi compie Massimo Moratti. Tant'è. Sono opinioni e come tali le registriamo.“La Juventus -ha detto Sacchi- è cresciuta tantissimo in questi anni: ha vinto in Italia e ora la novità è che fa bene a livello internazionale, e questa è una gratificazione dieci volte più grande. Il merito va alla società, ai tecnici che hanno lavorato in questo quadriennio, ai ragazzi. Io mi auguro che vinca la Champions League. Ma anche che lo faccia giocando da protagonista e regalando emozioni".
"La Juve -continua Sacchi- ha ridato luce al movimento. Ora come ora non posso dire se alla lunga questa luce continuerà a splendere oppure si affievolirà gradualmente. Ma da quel che posso vedere, ho l'impressione che le premesse perché questo exploit non sia un fenomeno passeggero anche a livello internazionale, beh, ci sono tutte".E poi il riferimento al 2010. "Juve da triplete come l'Inter di Mourinho? Ma quella era una squadra formata interamente da stranieri. Che vergogna... Pur di vincere siamo disposti a vendere l'anima al diavolo".

In quell'Inter di Mourinho, un italiano a dire il vero c'era: Marco Materazzi. Non titolare fisso (era sul finire della carriera), ma l'italianità non era proprio azzerata. E proprio Materazzi risponde a Sacchi: "Ma il suo Milan senza gli olandesi avrebbe vinto lo stesso? O si è dimenticato degli olandesi?". (Gullit, Van Basten e Rijkaard).

"Sacchi? Penso che vergognoso sia il dover commentare queste frasi". Queste invece le parole di Javier Zanetti, capitano dell'Inter del Triplete e oggi vice-presidente nerazzurro. "Già in passato si era pronunciato malamente verso i ragazzi della primavera e ora l'ha rifatto. Non deve mancare di rispetto alla società. Dà grande fastidio, noi abbiamo fatto la storia. Ma dover parlare nel 2015 di queste cose qui non va bene".

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