Sabatini lascia l'Inter: siamo vicini all'epilogo

In Cina Capello si dimette da Suning. A Milano troppo ampio il disaccordo fra il club e il direttore tecnico. Ecco cosa succede

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Terremoto ai vertici tecnico-dirigenziali dell'Inter? Più che una domanda, questa è una constatazione su quello che si sta scrivendo e dicendo in queste ore. Il plenipotenziario Walter Sabatini sta per rompere il suo contratto con Suning: dunque con l'Inter e pure con il club cinese, visto che sono sue entrambe le deleghe per tutta l'area tecnica del gruppo.

Voci che fanno scalpore, che non trovano conferma diretta, ma che si inseguono e si ampliano. Una amara sorpresa di Pasqua in un club -e restiamo solo all'Inter- che ha appena ritrovato una sua identità di squadra e sta cercando -non è facile- una stabilità dirigenziale, soprattutto in una prospettiva di mercato che segnala già due nomi importanti: De Vrji e Martinez.
Le voci non sono univoche, ma su una c'è da puntare. Ovvero: la tesi che Sabatini abbia maldigerito la "stretta" finanziaria di Suning, con le difficoltà ad agire sul mercato di gennaio e soprattutto su quello che sarà in estate, e non solo sotto l'aspetto economico, tanto da indurlo a parlare in un certo modo coi vertici di Suning, fino all'idea di rimettere il mandato senza una prospettiva di efficienza e tempestività. La risposta non c'è stata: la proprietà si è riservata di fare le sue considerazioni. Ma l'idea che siamo vicini all'epilogo è concreta.
La seconda ipotesi -ma questa è davvero in secondo piano-  sarebbe legata all'austerity di Suning, con la "scoperta" che lo stipendio di 2 milioni all'anno di Sabatini sia eccessivo. Di qui la scelta di Suning di "tagliare". Ma lo si scopre adesso? No, non è questa la strada.

Non ci sono riscontri diretti, ma sono voci che resistono col passare delle ore. E che hanno avuto, tra l'altro, un'altra scossa dopo la decisione di Fabio Capello -questa non è una ipotesi, questa è una scelta già compiuta- di rescindere il contratto con Suning, dunque di lasciare il suo incarico tecnico alla guida del club cinese: un po' per mancanza di risultati, un po' -magari, o soprattutto- per questioni personali legate alla sua permanenza in Cina.
Da fonti attendibili, si viene a sapere che la scelta di Capello non ha niente a che vedere con le voci che riguardano Sabatini, fermo restando lo stretto legame fra il dirigente e il tecnico friulano.

Tutto questo, in un clima di ritrovata fiducia dopo lo 0-0 col Napoli e il 5-0 con la Samp che sembrano aver ridato a Spalletti e alla squadra l'opportuna serenità per riprendere la marcia interrotta fra dicembre e febbraio. E a proposito di Spalletti e del suo strettissimo legame con Sabatini, ecco un altro quesito da proporre: a quando la voce che pure Spalletti mediti di "staccare"? Il dispiacere del tecnico, in caso di addio del suo amico e sponsor Sabatini, sarebbe enorme. Ma potrebbe fermarsi qui. E comunque non corriamo.

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