Pallotta e il "giallo" bostoniano su Totti

Parole del presidente, riportate da un sito, e smentite. L'elogio per Spalletti e De Sanctis

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"La situazione di Totti è davvero complicata. Vorrei si ritirasse per entrare nel management, ma lui ha rifiutato". E' giallo su alcune dichiarazioni attribuite al presidente della Roma, James Pallotta, ospite sabato scorso a Boston a una conferenza sull'utilizzo nello sport dei dati analitici.

A riportare le parole del numero uno giallorosso è stato un utente del sito 'La Chiesa di Totti.com' che avrebbe assistito sia all'intervento sul palco del tycoon sia al successivo botta e risposta a margine dell'evento in cui si sarebbe ventilata anche un appendice di carriera in Mls (Miami o New York) per il capitano.
Non appena appreso il contenuto del post, però, Pallotta ha precisato di non essersi mai espresso in quel modo sul n.10, confermando invece altri passaggi del suo intervento.
In particolare, il presidente ha ribadito la stima per De Sanctis ("vorrei farlo allenatore o direttore quando si ritirerà") e sottolineato la differenza di approccio tra Garcia e Spalletti: "Il problema con Rudi e' che non sfruttava i dati analitici che aveva a disposizione, usava sempre la stessa tattica. Per fortuna Luciano è più aperto a questi dati, sono molto soddisfatto per quanto ha fatto finora. La Roma ha un grande team il cui unico compito è sviluppare e mantenere un ampio database di giocatori da tutto il mondo. Abbiamo molte statistiche che usiamo per valutare i giocatori che vengono presi in considerazione sul mercato".
Senza dimenticare però il bacino interno: "Vorremmo portare più giocatori italiani in squadra, soprattutto attraverso le giovanili".

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