Palermo, Zamparini esonera Novellino: torna Ballardini

Zamparini: "La Serie B non è la fine del mondo. Novellino è un po' attempato, gli voglio bene"

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Altra sconfitta, altro cambio in panchina. Maurizio Zamparini non si smentisce: il presidente del Palermo ha deciso di esonerare Walter Novellino e di richiamare sulla panchina rosanero Davide Ballardini. Fatale la sconfitta contro la Lazio. Zamparini ha già comunicato all'attuale allenatore la sua decisione, mentre sta trattando con Ballardini, il quale ha chiesto un contratto biennale.

L'accordo di massima è già stato raggiunto e nella giornata di martedì Ballardini allenerà la squadra nel ritiro di Coccaglio (Brescia). La decisione del ritiro era arrivata in mattinata, per isolare la squadra e allontanarla da eventuali contestazioni da parte dei tifosi, dopo la complicata notte del Barbera. Novellino, unico tecnico a non essere mai stato esonerato da Zamparini, perde così il personale primato: nella sue quattro panchine col Palermo ha raccolto un pareggio e tre sconfitte.
Si tratta del terzo ritorno per Ballardini sulla panchina del Palermo, la seconda in questa stagione. Il tecnico di Ravenna era infatti subentrato a Iachini alla tredicesima di campionato, per essere poi cacciato dopo sei giornate. Quando poi Iachini, tornato per tre giornate dalla 26.a alla 28.a dopo l'addio di Schelotto, Ballardini era già stato contattato da Zamparini, ma aveva rifiutato. Ora l'accordo, che va oltre anche ai dissapori che erano sorti tra gran parte dello spogliatoio rosanero e Ballardini. In particolare il capitano Sorrentino si era scagliato pubblicamente contro l'allenatore.

"Siamo già con un piede in B, non abbiamo la mentalità per salvarci, sono retrocesso anche con Dybala e Ilicic. Non siamo abituati a combattere come Carpi e Frosinone". Lo dice Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, a 'La Zanzara' su Radio 24. "Andare in serie B - dice Zamparini - non è la fine del mondo. Tutti gli anni tre squadre vanno in B, il Verona va giù dignitosamente. Non è la fine del mondo, l'altra volta ci ho rimesso 30 milioni, ora c'è un paracadute importante".
"Vendo - dice Zamparini - anche se resto in serie A, e se non vendo non faccio più il presidente". Perché è andato via pure Novellino?: "Il Palermo è inguardabile. Nelle ultime due partite ha preso sei gol, ha fatto un punto in quattro partite. Non è facile, gli voglio bene perché mi ha portato in serie A 25 anni fa. Ma è un po' attempato".
"Dicono che sono impazzito ma non è vero. Hanno sbroccato loro, chi racconta bugie - conclude - Ho esonerato solo Iachini, ma allontanandone uno ne ho cambiati cinque. Sono una vittima, vittima di certe situazioni. Tre allenatori vanno via, e non per colpa mia. Non li ho mandati via io".

Novellino, che si aspettava una decisione simile, ha ringraziato la società. "Zamparini mi ha esonerato, confermo i rumor circolati nelle ultime ore. Mi ha comunicato la decisione qualche minuto fa - ha detto a Calciomercato.it - Posso solo dire che sono molto dispiaciuto e amareggiato. Un ringraziamento va ai ragazzi, alla tifoseria e ai dirigenti".

Si sono persi ormai i conti del numero di cambi in panchina in questa stagione per il Palermo. Iachini e Ballardini sono tornati due volte, poi Viviani-Bosi-Tedesco si sono seduti in panchina durante la gestione Schelotto. Sono 11 i cambi, un vero record.

Giuseppe Iachini (dalla 1a. alla 12a. giornata)
Davide Ballardini (dalla 13a. giornata alla 19a.)
Fabio Viviani (20a. giornata)
Bosi-Schelotto (21a. giornata)
Schelotto-Tedesco (dalla 22a. alla 24a. giornata)
Giovanni Bosi (25a. giornata)
Giuseppe Iachini (dalla 26a. giornata alla 28a. giornata)
Walter Novellino (dalla 29a. giornata alla 32.a giornata)
Davide Ballardini (dalla 33.a giornata)

Era stata una domenica infernale per Palermo, fuori e dentro il campo. Prima gli scontri in centro tra tifosi e poi la sospensione della partita contro la Lazio per due volte per il lancio di petardi. E al 90' un pesantissimo 0-3, che tiene i rosanero al terzultimo posto. Il club rosanero aspetta la sentenza del giudice, dopo la doppia sospensione del match: più che la pesante multa, probabile che vengano chiusi i settori da cui sono partite le bombe carta. Lo scenario peggiore è la chiusura dello stadio, con un match a porte chiuse.

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