Palermo: "buco" da 70 mln, chiesto il fallimento. Zamparini: "E' assurdo"

La Procura del capoluogo ha presentato l'istanza. Il patron: "Sono allibito, smonteremo questi atti"

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La Procura di Palermo ha presentato istanza di fallimento della società del Palermo calcio. All'istanza sono state allegate le informative depositate dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza e la consulenza dell'esperto di bilanci Alessandro Colasi. Il buco di bilancio della società rosanero sarebbe di oltre 70 milioni di euro.

E ora tocca a Maurizio Zamparini, alla guida del club dal 21 luglio 2001: una vita. Una vita ricca di grandi imprese e di grandi nomi, citiamo solo Cavani e Dybala per esemplificare. E, ultimamente, di problemi tecnici ed economici che hanno condotto il club in Serie B e Zamparini alla scelta di decadere dalla carica di presidente: il 6 marzo scorso aveva trovato in Paul Baccaglini il partner e il nuovo presidente, ma tutto è finito a luglio. Il 10 novembre, ovvero solo 8 giorni fa, alla presidenza è stato eletto il commercialista Giovanni Giammarva.
Per la storia del club, lunga 117 anni, c'era già stato un momento buio quando l'8 settembre 1986 il Palermo venne radiato dalla Figc e il 18 settembre fu dichiarato fallito dal Tribunale di Palermo per gli ingenti debiti accumulati. Il 7 gennaio 1987 venne costituita la nuova Unione Sportiva Palermo che ripartì dalla allora Serie C2.

"Sono veramente allibito per aver ricevuto in un sabato pomeriggio una notizia grave come quella di una richiesta di fallimento nei confronti del Palermo Calcio da un comunicato. Sono veramente avvilito per una istanza di fallimento che smantelleremo documenti alla mano, ma che ci procura un danno di immagine internazionale che il Palermo Calcio si era costruito nei miei anni di presidenza, con impossibilità di fiducia di credito per la campagna di rafforzamento di gennaio".
Lo dice il proprietario del Palermo, Maurizio Zamparini dopo l'istanza della procura. Zamparini aggiunge: "La gestione del Palermo Calcio attuale è buona come testimoniato anche dall'ultimo bilancio approvato anche dalla società di certificazione. Il capitale sociale rimane ad oltre 13 milioni di euro, arricchiti dagli utili dell'ultimo bilancio messi a patrimonio (altri 4 milioni di euro). Non abbiamo nessuna istanza di pagamento né dai fornitori né un ritardo di pagamenti con dipendenti o altro. Abbiamo solo delle contestazioni in corso con alcuni procuratori che violano secondo noi le leggi sportive ed un contenzioso in contestazione con l'Agenzia delle Entrate in fase di discussione e definizione come purtroppo tutte le aziende italiane".
"Abbiamo dei debiti del Palermo Calcio - dice - con società facenti capo alla mia famiglia per l'aiuto economico da loro dato per la gestione economica del club e che saranno gli ultimi a essere pagati".

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