Montella: "Sognavo di giocare nel Milan. Ora lo alleno"

Il neo tecnico rossonero: "Galliani non mi ha mai preso. Vorrei conoscere Van Basten, il mio idolo"

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Intercettato da Carlo Pellegatti, a Ischia, ecco le prime parole di Vincenzo Montella, le prime da allenatore del Milanai microfoni di Premium Sport: “Noi allenatori viviamo di cambiamenti e quando c'è un cambiamento c'è sempre una forte emozione. Io sono molto emozionato: da piccolo sognavo di giocare nel Milan, ma il dottor Galliani non mi ha mai preso. Lo ha fatto da adesso, ma da allenatore: ho qualche capello bianco in più, riuscirò sicuramente a gestirla meglio".

Il primo luglio è il giorno fatale. E' a quel punto (domani) che Montella diventa a tutti gli effetti il nuovo allenatore del Milan, contratto biennale, una squadra da ricostruire e un progetto che riporti il club ai posti di competenza. "In settimana cominceremo a lavorare seriamente: il Milan deve avere l'ambizione di tornare grande a livello europeo oltre che al livello italiano. Lavoro da fare ce n'è, la sfida è ardua, ma so bene cosa devo fare, quindi sono pienamente consapevole".
Arriva a Milano, quella Milano rossonera che da giocatore aveva inseguito. Senza arrivarci. "Van Basten è sempre stato il mio idolo, ora spero di poterlo conoscere".
Non ci sono giornate dedicate a Montella, nel senso di presentazioni ufficiali. Tutto avverrà il giorno del raduno, il 7 luglio: si è alle porte. Ovvio che prima Montella sarà a Milano per mettere a punto le strategie della stagione coi dirigenti e per incontrare il presidente Silvio Berlusconi. 
L'obiettivo è un progetto che possa colmare il gap con la Juventus. "Come colmare il gap con la Juventus? La differenza molto spesso la fanno i calciatori, quindi è importante far crescere le loro prestazioni: attraverso questo processo si possono ottenere i risultati”.

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