Montella: "La Samp? "Ci servono 3 punti e la partita perfetta"

Il tecnico rossonero già dinanzi a un bivio alla quarta di campionato. "Ai ragazzi ho detto: rabbia e orgoglio, così ripartiamo"

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Dopo Napoli e Udinese (due sconfitte) riecco il Milan. "Serve vincere, serve la partita perfetta". In fondo alla conferenza della vigilia, Vincenzo Montella traccia la linea del suo ritorno a Marassi, per questo Samp-Milan che sa molto di esame: decisivo o quasi. "Ai ragazzi ho detto che servono rabbia e orgoglio per risollevarci". Torna Niang, ci sarà Calabria. "Niang è importante per noi. E lui non deve mai accontentarsi di quello che fa". 

Roba da brividi. Rossoneri, intendiamo. Già, perché il Milan di Montella è scivolato dal 3-2 col Toro alla sconfitta di Napoli (ci sta) e al tonfo interno con l'Udinese (non ci sta). Seminando così paure e malumori in un cammino che, si sapeva dal principio, sarebbe stato difficile. E Montella torna a Casa-Samp, dove ha brillato come calciatore e dove ha appena vissuto otto mesi sbagliati come allenatore. Le sue parole.

Le parole di Montella a Milan-Tv. "La Samp è molto organizzata, sarà una partita difficile. Hanno armi importanti in attacco, servirà una partita in cui c'è bisogno di grande concentrazione. Non so ancora se sia meglio giocare in casa o fuori. A questo Milan non possono mai mancare coraggio, rabbia e concentrazione. Niang: i numeri parlano chiaro. Per noi è molto importante, può crescere ancora tanto ma non dobbiamo dargli tutte le responsabilità a lui. E' tutta la squadra che deve crescere. Serve più ottimismo e più convinzione".
La sconfitta con l'Udinese: "Analizziamo sempre le partite. Potevamo fare meglio, il risultato ha ingigantito le cose che non sono andate bene, ma qualcosa di buono è stato fatto. Dobbiamo essere più veloci, loro erano molto chiusi e non era facile trovare soluzioni. Non siamo stati abili nello sfruttare le piccolo occasioni che abbiamo avuto, poi la squadra ha perso convinzione e questa cosa non è mi è piaciuta.
La Samp un anno dopo: "E' cambiato molto dall'anno scorso, è stata costruita bene a differenza della precedente. L'anno scorso pensavo di fare di più. Questa è un'altra Sampdoria che si troverà davanti ad un altro Milan".
Sosa, promosso titolare: "E' molto importante per noi. Sta crescendo e contor l'Udinese fino a quando ha retto fisicamente mi è piaciuto".

Due sconfitte tante critiche: come ci si sente?
"Quando le cose non vanno bene, i giocatori di esperienza sono i più criticati, ovunque, non solo qui. La responsabilità è di noi allenatori, sono clausole non scritte nei contratti".
Come e dove migliorare questo Milan?
"Conosco la storia del Milan, deve crescere e deve trovare certezze tattiche. Non sono preoccupato, vedo grande voglia di fare. Non bisogna perdere l'equilibrio dei giudizi".
C'è Calabria, un giovane di spessore.
"Lo abbiamo trattenuto con convinzione, c'è grande fiducia in lui, è un giocatore adatto a stare in questo gruppo".
Dopo l'Udinese cosa è successo?
"C'è stata la reazione che volevo. Serve orgoglio per ripartire e indossare questa maglia".
Come si può migliorare?
"Non voglio più vedere la squadra che accetti l'andamento della partita e mi aspetto rabbia, orgoglio e responsabilità, oltre agli aspetti tecnico-tattici. I ragazzi erano molto dispiaciuti per la sconfitta di domenica e si portano addosso questo dispiacere. Dobbiamo essere motivati e rabbiosi per affrontare la prossima partita".
La sua sfuriata alla squadra, a inizio settimana. Ha parlato di intoccabili, che qualcuno magari...
"Non credo che qualcuno pensi di essere intoccabile, nessuno lo è e tutti devono dimostrare qualcosa a partire dagli allenamenti. Non ho mai detto alcune cose pubblicamente. Non confermo e non smentisco, ma certe cose le dico in privato alla squadra. Sono molto schietto con i giocatori".
Quanto conta il ritorno di Niang?
"E' importante, si mette a disposizione della squadra. Può crescere ancora tanto, non si deve accontentare, ma non si deve dare la responsabilità ad un solo giocatore. La squadra deve aiutare a farlo rendere al meglio".
Il clima negli spogliatoi?
"Io non dirò mai quello che la gente vuole sentirsi dire. Ho grande rispetto per tutti i giocatori, sono come miei figli. Avranno massimo rispetto sempre. Io mi devo mettere a disposizione dei calciatori, mi dispiace non dire di più".
Come si aspetta che lo accolgano a Marassi?
" Io sono un professionista, sono da qualche anno nel calcio e ne ho viste tante. Mi dispiacerebbe se l'accoglienza fosse negativa, ma è una cosa che ci può stare. Il mio affetto per la Samp c'è sempre".
Cosa serve di più, domani sera?
"Serve vincere, serve fare 3 punti, dopo due sconfitte non ci sono altri discorsi da fare, oltre la qualità da esprimere. Serve la partita perfetta per dimostrare chi siamo".
Le manca la Champions?
"Mi manca anche l'Europa League, sto scherzando... Siamo il Milan e viviamo la realtà per tornare in quelle posizioni e competizioni che appartengono alla storia e al futuro di questo club".

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