Malagò: "La Figc ha tempo fino all'11 dicembre per evitare il commissario"

Le parole del presidente del Coni dopo la Giunta: "La Serie A deve risolvere il problema-presidente per fare in modo che la Federcalcio funzioni"

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Giunta del Coni, il vertice straordinario si è concluso alle 18,15, dopo quasi due ore. E la decisione è quella prevista: la Federcalcio non sarà commissariata. Attenzione: non subito. Si andrà avanti per una ventina di giorni nell'attesa che la Serie B (domani) e la Serie A (lunedì, o al massimo entro l'11 dicembre) eleggano i loro presidenti. Dopodiché, in caso di esito negativo, Malagò ha annunciato che la Figc sarà commissariata. Un ultimatum.

E dopo la Giunta del Coni, le parole del presidente Giovanni Malagò: "Era doveroso convocare questa Giunta, questa vicenda è una piena che travolge tutto e tutti, per me il calcio italiano va riformato da tutti i punti di vista. La mia posizione è netta, direi categorica: il calcio italiano va riformato e cambiato: non si può non passare da un commissariamento con poteri ampi, e lungo. Perché il male esiste alle radici ed è di carattere statutario". Dunque Malagò resta fermo nella sua idea di commissariare la Figc, "ma in questi momento -per impedimenti giuridici- non c'è il modo di farlo". Ma è un no al commissario a tempo. Ovvero, dice Malagò, "fino alle prossime scadenze elettorali per la Lega di B e soprattutto per quella di Serie A. Una finestra che rimane fino all'11 dicembre, direi dal 30 novembre all'11 dicembre, dopodiché prenderemo le opportune decisioni. La Serie A ha l'occasione di decidere e di dimostrare quanto conta".

E' durata poco meno di due ore la riunione della Giunta Coni, presieduta da Malagò. Si è deciso di non commissariare (subito) la Federcalcio, in attesa di scadenze previste per la Serie A e la Serie B. Tra poco la conferenza stampa di Malagò.

Puntuale, alle 16,30, la Giunta Coni ha cominciato la riunione, presieduta da Giovanni Malagò. Le poche battute dei protagonisti hanno ribadito la tesi che la Federcalcio non sarà commissariata e che ogni decisione sarà rinviata dopo il pronunciamento della Lega di A e della Lega di B riguardo ai loro vertici. E' scontato che domani, giovedì, la Lega di Serie B elegga il suo presidente (Balata). Molto difficile, se non impossibile, che la Lega di Serie A lunedì possa sciogliere il nodo-presidente. La Serie A fino all'11 dicembre è commissariata, commissario è Carlo Tavecchio, ed è verosimile che il Coni conceda questi 18 giorni prima di chiudere il cerchio attorno al futuro della Federcalcio, ipotizzando per la terza decade di gennaio le elezioni del nuovo presidente (favorito Cosimo Sibilia).

La Giunta Coni serve a dissipare i dubbi l'immediata emergenza di sostituire Carlo Tavecchio da qui a metà febbraio. Nelle prossime ore, poi, gli altri passi decisivi: la Lega di A eleggerà (si spera) presidente e consiglieri federali lunedì prossimo 27 novembre; la Lega di B nominerà domani il suo capo, se ne conosce già l'identità, sarà Mauro Balata. Chiudendo, a quel punto, il cerchio sul governo della Figc (il Consiglio federale) che finalmente potrà essere completato coi suoi canonici 21 componenti.

"Io candidato alla Figc? Abbiamo bisogno della convergenza di tutte le componenti perché il mondo del calcio vive un momento difficile. Io discuterò con tutti coloro che rappresentano il nostro mondo a partire dalle componenti tecniche ma anche con la Lega di A (quando ci sarà il presidente), la Lega di B, la Lega Pro e gli arbitri per cercare tutti insieme in modo responsabile di trovare la migliore soluzione". Lo ha detto il presidente della Lega Nazionale Dilettanti e vicepresidente vicario della Figc, Cosimo Sibilia, in un'intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, in merito ad una sua possibile candidatura alla presidenza della Federcalcio sottolineando che "il Coni non commissarierà la Figc".

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