Lotito: "Il Flaminio non lo voglio, il nuovo stadio sì"

Il presidente della Lazio boccia definitivamente il vecchio impianto: "Ma quando parte lo stadio della Roma, deve partire anche quello della Lazio"

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Lo stadio Flaminio non diventerà lo stadio della Lazio. Lo ha chiarito il presidente della Lazio Claudio Lotito spiegando che "lo stadio deve far crescere risorse ed essere un punto di riferimento. Capisco che la passione, i sentimenti e la storia hanno un significato e nessuno le vuole disperdere, ma è altrettanto vero che noi dobbiamo produrre dei risultati economici e non debiti".

"Come dissi 13 anni fa all'amministrazione comunale di Roma non si può costruire un castello nel deserto, noi dobbiamo avere una struttura che produca reddito, lo stadio che è il cuore della società sportiva va costruito in periferia come lo Stadio Olimpico nella sua epoca fu costruito in periferia. Questo per tre ordini di motivi, primo per la viabilità, secondo per i parcheggi e e terzo per la sicurezza".
"Se la Roma - aggiunge Lotito - come mi auguro andrà avanti con lo stesso progetto, lo farà anche la Lazio e mi auguro di avere lo stesso trattamento dall'amministrazione".

Quando e dove si farà lo stadio della Lazio? "Fino ad ora sto fermo perché voglio vedere che fine fanno le altre cose, ho sempre fatto da apripista io. Nel momento in cui sarà varato (lo stadio della Roma, ndr) è giusto che anche l'altra squadra abbia le stesse condizioni come ho già  detto. I tifosi devono avere tutti lo stesso trattamento, né si possono avere scorciatoie come il Flaminio. Dal punto di vista passionale lo condivido - conclude Lotito - ma da quello pratico no. Questa è una mossa strategica di qualcuno ma io voglio pari trattamento".

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