Lippi difende Ronaldo e lancia la Juve: "Tra le favorite per la Champions"

L'ex allenatore dei bianconeri e della Nazionale: "Per una grattatina alla testa non si può espellere un giocatore, l'Italia faccia come il Milan"

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Intervenuto in diretta a Radio Sportiva l'ex ct dell'Italia campione del mondo nel 2006, Marcello Lippi, ha detto la sua sul difficile momento che sta vivendo la Nazionale: "Allo stato attuale, secondo me, la Nazionale è in buono stato - ha spiegato - ci sono giocatori bravi, come Bernardeschi, Chiesa, Cristante e Pellegrini, ma mi piacciono un po' tutti. E adesso giocano tutti titolari nelle loro squadre. Questo dimostra che, anche se ci sono tanti stranieri, non è detto non nascano grandi calciatori italiani. E' solo una casualitaà".

"E' chiaro che adesso rosichiamo perché non abbiamo partecipato al Mondiale, ma è giusto avere pazienza con questo gruppo di giocatori - ha continuato Lippi - Mancini ha esperienza internazionale, propone un calcio offensivo ed equilibrato, quindi abbiamo le armi per ripartire, ma bisogna accettare che ogni tanto possa succedere anche qualcosa di negativo. Certo, se retrocedessimo in Nations League non sarebbe un dramma, ma sicuramente uno smacco". "Nelle ultime partite della Nazionale non c'erano più reduci del 2006? Vuol dire che siamo invecchiati, non solo io, ma anche i nostri giocatori... Scherzi a parte, l'Italia, così come sta facendo il Milan, dovrebbe prendere alcuni di questi giocatori che hanno fatto bene come punti di riferimento e ripartire da queste persone", ha dichiarato l'ex ct.

Dall'Italia alla Juventus, con cui Lippi vinse la Champions League nel 1996: "La grande prova col Valencia non mi ha sorpreso, questa squadra è preparata per tutto e per qualsiasi evenienza. Quest'anno è di diritto tra le favorite in Champions, insieme a quel gruppetto formato da Bayern Monaco, Real Madrid, Barcellona, Manchester City e Psg". "Negli anni '90 i club italiani forti erano meno - ha aggiunto - c'erano soprattutto la Juventus e il Milan, ora ci sono più squadre competitive, ma le altre italiane mi paiono più lontane".

A proposito della gara del Mestalla, Lippi ha commentato anche l'espulsione di Cristiano Ronaldo, criticando la Uefa e, di fatto, invocando l'utilizzo della Var: "Il rosso di CR7 è stato esaminato da una sorta di 'Var mondiale' e in ogni angolo del pianeta hanno concordato sul fatto che per una grattatina alla testa non si possa espellere un giocatore soltanto perché una persona (l'addizionale di porta, ndr) ha avuto un'allucinazione" le sue parole.

A proposito del suo passato in bianconero, Lippi ha parlato anche di due suoi ex giocatori oggi grandi tecnici, Zidane e Conte: "Zizou non avrei mai creduto avrebbe fatto l'allenatore, come invece ho sempre pensato sarebbe successo a Deschamps. Non è semplice ripartire dopo 3 Champions vinte, si può anche voler staccare la spina per un po' - ha dichiarato - Credo che aspetterà ancora un po', ma il suo obiettivo secondo me è allenare la nazionale francese. Conte, invece, è sempre stato un trascinatore sia come calciatore sia come allenatore. Credo che stia preparando un rientro a grandissimo livello".

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