Juventus, Buffon ai tecnici delle giovanili: "Siate empatici ma incutete un po' di timore"

A Vinovo le parole di cinque big bianconeri sulle difficoltà degli inizi di carriera e su quali consigli dare agli allenatori

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Buffon, Chiellini, Evra, Hernanes e Dybala hanno incontrato a Vinovo i tecnici del settore giovanile della Juventus. Un meeting per spiegare ai mister le esperienze che hanno portato giovani ragazzi a diventare grandi campioni e per scambiare i metodi di lavoro con la prima squadra. Il capitano bianconero: "Oggi ci sono tante comodità iniziali per i giovani calciatori, l'allenatore è fondamentale per la loro crescita".

Buffon ricorda: "Il percorso giovanile è il più importante per un professionista, un mister deve essere empatico, trasmettere fiducia ma anche un certo timore reverenziale. I sacrifici fatti da ragazzo mi danno forza oggi, mi sento più appagato". Secondo Patrice Evra "i centri di formazione devono aiutare i bambini a crescere a livello mentale, senza testa non si va da nessuna parte. E mai limitare le loro qualità. non fare perdere le giocate a chi ce l'ha".

Secondo Hernanes, il segreto è la personalizzazione degli allenamenti man mano che si sale di livello: "Ogni giocatore è un mondo a sé. In Brasile puntano molto sulla tecnica individuale ma a 15-16 anni, al San Paolo, ero piccolo e magro e mi mancava un po' di forza. Chiedevo consigli agli allenatori su come migliorare, e ora so cosa mi serve". Per Chiellini è importante "imparare il controllo di palla, la tecnica di base perché da grande le basi tattiche si imparano senza problemi. A quasi 32 anni sono convinto che ogni giorno si possa lavorare per migliorare, serve crearsi delle sfide e cercare di superarle".

Chiude Dybala: "Da piccolo non ero mai andato in palestra: tecnica e driblling erano tutto. Poi un allenatore ha cambiato tutto: tutte le formazioni giocavano in maniera uniforme e questo ci ha aiutato a crescere. Compre so me, che non ero mai stato notato ma sono stato il primo a esordire tra i grandi".