Inter-Milan alla sfida per "possedere" San Siro

I progetti di nuovi impianti dei due club e la voglia, reciproca, di diventare proprietari dello stadio di San Siro, escludendo il "cugino"

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Tre anni dopo i "mancati nuovi stadi" che Milan e Inter, all'epoca retti dalla famiglia Berlusconi e dal duopolio Thohir-Moratti, avevano messo in cantiere salvo poi far decadere l'iniziativa, la faccenda sul futuro di San Siro e di eventuali nuovi impianti per i due club torna a farsi largo. Siamo sempre sulla linea di idee e parole, oggi è stato il turno del'ad rossonero Marco Fassone che ne ha parlato in assemblea. E tra discorsi ufficiali e quelli spesi nel chiuso del vertice aziendale, si può dire che sta per sollevarsi un "polverone". Attorno a San Siro.

Già, lo stadio attuale piace più di ogni altra idea alternativa. L'Inter ha in mente di farne casa propria, i tempi di un'intesa col Milan fanno parte del passato: Suning ci sta lavorando, c'è anche un'area dismessa non lontana da San Siro che potrebbe diventare una sorta di Casa-Inter (non lo stadio bensì un Centro sportivo), ma non esisono programmi dettagliati o perlomeno conosciuti per capire di più. Allo stesso tempo, chi ritiene che Fassone quando parla di "priorità" di un nuovo stadio, pensa appunto a un nuovo stadio, si sbaglia: l'ipotesi è anche quella di tenersi stretto San Siro, senza dividerlo con l'Inter, apportando le modifiche opportune.

E questa è la contesa in corso. Sempre riflettendo sui tempi lunghi (si dice il 2021) che le due società si sono date, gestendo nel frattempo le stagioni con la solita divisione di uno stadio che è molto cambiato, ma è ancora lontano -nelle infrastrutture- dai modelli stranieri e dal miglior stadio italiano che risponde all'Allianz Stadium della Juventus.

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