Inter-Juve 2-1: Icardi, da fenomeno

Juve in vantaggio con Lichtsteiner, poi la rimonta interista. Nerazzurri a lungo padroni del campo. All'89' espulso Banega

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Inter-Juventus 2-1. A San Siro succede quello che alla vigilia nessuno si aspettava. Una grande Inter, una Juve in tono dimesso, sofferente. Juve che pure è andata in vantaggio al 21' st con Lichtsteiner, ma è stata subito raggiunta da uno stupendo gol di Icardi al 23' e sorpassata da Perisic al 33'. Al 44' espulso Banega per doppia ammonizione. La Juve così ha perso il primato in classifica, ora del Napoli.

Inter e Juve, agli estremi -o quasi- degli umori. Quello che s'immagina, dopo il tonfo europeo di giovedì, intorno a De Boer. Quello che si respira dalle parti di Allegri, con 9 punti e una prima di Champions che non è stata trionfale: e qui, si sa, vorrebbero tutto e subito. Ma di questi opposti stati d'animo non si ha percezione sul campo. Perché la partita è subito accesa da un brivido per l'off-side millimetrico di Khedira in zona-gol dopo nemmeno un minuto ed è, soprattutto, marchiata da un'Inter finalmente padrona di se stessa e delle sue qualità.
Joao Mario e Banega in mezzo dettano ritmi e qualità che Pjanic e Khedira faticano a recepire; Eder a sinistra è sovente fuori dai radar di Benatia, Medel sacrifica il suo ghigno anche addosso a Dybala quando serve e la scelta di Mandzukic per Higuain non offre ad Allegri soluzioni piacevoli. Mentre Icardi si prende per intero le attenzioni di Bonucci e Chiellini insieme. E i due, sovente, non bastano per tenere a freno lo scatenato Maurito.
Così i giochi di metà campo sono spesso tinti di nerazzurro e dopo venti minuti di studi, giusto al 20', c'è un contropiede, arma letale bianconera, che mette agitazione ad Handanovic e sulla replica Eder trova Icardi che di testa pizzica soltanto un pallone degno di miglior destino.
E' come una scossa, si accendono luci -reciproche- dalle parti del gol. Mentre Benatia all'ennesima rincorsa su Eder ferma qui la sua avventura: una smorfia di dolore, un muscolo della gamba che fa crac, dentro Barzagli al 25': ricomponendo la difesa-tipo. E quelle luci? Si accendono, appunto.
Contenere Eder è complicato anche per Barzagli, Candreva al 30' s'incarica di una punzione dai sapori forti e dall'esito desolante, poi al 34' in pochi secondi succede che Khedira si divora di testa il gol su un micidiale contropiede condotto da Dybala e Asamoah e subito dopo Icardi strappa la palla a Chiellini e di destro, in diagonale, pizzica il palo. Con un finale di tempo che passa ai bianconeri e al 37' Pjanic accarezza, pure lui, il palo. Handanovic spettatore.
Ripresa. Non cambiano i connonati della sfida, con una propensione interista a tenere palla e fare gioco e una Juve che predilige lo star molto sulle sue: forse per calcolo, forse -meglio dire- perché costretta. E le due occasioni sui piedi di Eder al 10', tiro deviato e fuori di un niente, e al 18' di Candreva, splendido diagonale al volo su assist di Icardi sono il segnale forte che l'Inter si dà. Senza però riuscire a far breccia.
Cosa che invece riesce alla Juve al primo impatto vero della ripresa: scappa Alex Sandro a sinistra, traversone basso, Lichtsteiner anticipa Santon ed è gol. Il gol del vantaggio (21') che però non demolisce un'Inter fin lì ricca di qualcosa che ci si aspettava e non si vedeva e tutto quello che si è accumulato in un'ora finisce nella testa di Maurito Icardi che al 23' va a prendere un pallone in cielo, su calcio d'angolo, e spiazza tutti: Buffon e chi lo marcava. Immediata risposta, è l'1-1.
La Juve soffre questa immediata replica, entra Higuain per Mandzukic, ma la pressione interista è forte e strappa un pallone letale ad Asamoah appena fuori dall'area di Buffon, Icardi prova la conclusione, ritorna su se stesso e offre l'assist a Perisic, da poco entrato per Eder. E il croato di testa deposita in gol. Buffon attonito, la difesa bianconera in evidente stato d'ansia, interisti senza più freni per questo sorpasso riuscito al 33': 2-1.
Il finale è una bolgia. Banega è espulso al 44' per due ammonizioni in due minuti. E in dieci contro undici, con 4 minuti di recupero da giocare c'è di che soffrire. Per tutti. Minuti che Tagliavento porta a 6' per un interminabile finale. Per un sogno interista che chissà, forse, comincia qui. E una Juve che rimugina su questa settimana no. Che succede?

LE PAGELLE DI INTER-JUVE

INTER-JUVENTUS 2-1
Inter (4-2-3-1). Handanovic 6,5; D'Ambrosio 6, Miranda 7, Murillo 6,5, Santon 6 (34' st Miangue 6); Joao Mario 7,5, Medel  6,5 (30' st Melo 6); Candreva 7, Banega 7,5, Eder  6,5 (24' st Perisic 7); Icardi 8,5. A disp.: Carrizo, Nagatomo, Ranocchia, Kondogbia, Melo, Biabiany, Gnoukouri, Palacio, Jovetic. All. De Boer 7,5
Juventus (3-5-2): Buffon 5,5; Benatia 5,5 (25' Barzagli 5), Bonucci 5, Chiellini 5,5 (35' st Pjaca 5,5); Lichetsteiner 6, Khedira 5, Pjanic 5, Asamoah 5, Alex Sandro 6,5; Mandzukic 6 (29' st Higuain 6), Dybala 6. A disp.: Neto, Audero, Rugani, Dani Alves, Evra, Lemina, Cuadrado, Hernanes. All.: Allegri 5
ARBITRO: Tagliavento
MARCATORI: 21' st Lichtsteiner (J), 23' st Icardi (I), 33' st Perisic (I)
AMMONITI: Medel , Banega, Handanovic (I); Lichtsteiner, Barzagli, Asamoah (J)
ESPULSI: Banega al 44' st per doppia ammonzione
NOTE: --

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