Il Governo cinese frena il mercato Suning-Inter anche nel 2018

Altre ombre sul futuro del club in quanto a investimenti di mercato. Le regole imposte sui capitali destinati all'estero

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I sogni di calciomercato dell'Inter estate 2018 rischiano di rimanere tali. Se è vero, come è vero, che il Governo cinese ha posto un freno agli investimenti all'estero nel settore sportivo (non solo questo), come è già accaduto la scorsa estate. Facile fare una previsione "al risparmio" per Suning-Inter, anche se prima sarà meglio capire quali sono i margini di intervento e quali le intenzioni del Gruppo che detiene la proprietà del club nerazzurro.

Lo scorso 31 gennaio, la Commissione nazionale cinese per le riforme e lo sviluppo ha diramato un elenco nel quale sono stati precisati i settori nei quali le imprese locali subiranno delle limitazioni per quel che concerne gli investimenti all'estero per l'anno 2018, proseguendo pertanto sulla falsariga delle imposizioni degli ultimi mesi da parte del governo di Pechino che ha voluto mettere un freno alla fuga dei capitali dal Paese.
Nell'elenco, si legge su NetEase Sports, sono stati inseriti alcuni settori giudicati sensibili quali la produzione di armi, lo sviluppo delle risorse idriche e i mass media. Ma la stretta colpirà anche il real estate, l'alberghiero e vari settori dell'entertainment, come il cinema e soprattutto i club sportivi.
Un funzionario della Commissione rende noto che tale elenco sarà operativo a tutti gli effetti a partire dal 1° marzo. Ma già nei fatti, gli investimenti oltreconfine nei club sportivi sono stati messi sotto osservazione, come ha potuto sperimentare sulla propria pelle anche il gruppo Suning: rimangono ora da capire quali eventuali conseguenze di questa nuova decisione ricadranno su quello che è l'investimento del brand di Nanchino nell'Inter.

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