Il dovere del bel gioco contro l'attacco senza qualità: i problemi di Brocchi

Contro il Carpi record di possesso palla e 20 tiri, ma solo 3 nello specchio: i guai del Milan sono soprattutto in avanti

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Il compito di Cristian Brocchi non è proprio dei più semplici, diciamolo. Dare un gioco offensivo e spettacolare al Milan in poche settimane, raccogliere risultati importanti e magari vincere la Coppa Italia. E se al debutto un gol di Bacca contro la Sampdoria lo aveva fatto partire col piede giusto, proprio dal colombiano sono arrivate le prime grane per il neotecnico rossonero. Il fatto è che un pareggio interno per 0-0 con il Carpi non può, gioco forza, dare a critici e tifosi l'appiglio per trovare spunti positivi.

La ricerca del bel gioco come dogma, imposto anche dalla dirigenza. Non un problema per Brocchi, abituato coi ragazzini a proporre calcio: ecco, la differenza che sta cercando di portare il nuovo allenatore. Con il Carpi il Milan ha fatto registrare un possesso palla del 76,9%, record stagionale per i rossoneri. Non sarà un miracolo, col piccolo Carpi e per giunta a San Siro. Anche perché è stato un possesso che ha prodotto poco: il Milan ha effettuato 20 tiri, contro i sei degli ospiti. Tuttavia il conto dei tiri nello specchio è stato solo di 3-2.

Poca precisione, poca cattiveria, poca qualità nei 30 metri finali. Fallito l'esperimento Boateng trequartista (pubblico rossonero davvero critico con il ghanese), Brocchi si è dovuto misurare con la scarsa vena degli attaccanti: Bacca - uscito infuriato - verrà probabilmente multato per non aver salutato il compagno che entrava al suo posto (Menez, impalpabile) ed essere andato direttamente negli spogliatoi.

Si è vista la voglia di costruire, di giocare sempre e comunque, di lavorare alla costruzione di una manovra: piccoli segnali, davvero però troppo miseri se commisurati all'avversario e all'incapacità di offendere. Dietro, poi, la dignità è stata salvata dal gigante Donnarumma, che ogni giorno stupisce per maturità e per straordinarietà: un posto agli Europei se lo meriterebbe davvero.

A Brocchi non resta altro che lavorare sulle proprie idee, magari inserendo con più continuità quei giovani che - nel grigiore di un match davvero da fischi - hanno dato una piccola scossa: José Mauri, ad esempio, il più positivo. Ignorato per tutto l'anno da Mihajlovic, questo finale di stagione potrebbe dare all'ex centrocampista del Parma l'occasione per mettersi in mostra e per portare al servizio della squadra qualità ed inserimenti, che gli altri centrocampisti (tolto Bonaventura e a volte Kucka) non hanno nelle proprie corde. Troppo pochi i minuti concessi a Locatelli per darne un giudizio, ma gli appoggi e i cambi gioco hanno fatto crescere ai tifosi del Milan la curiosità e la voglia di vederlo in campo.

Un campo dove il reparto offensivo dovrà caricarsi di responsabilità, senza nervosismi: la rabbia per la sostituzione di Bacca è, più che uno sfogo contro l'allenatore, il segnale di un'insofferenza generale, tradotta poi in prestazioni sbiadite, come quella dello stesso colombiano e di Balotelli, mai pericoloso.

  • Il Carpi ha pareggiato entrambe le partite giocate a Milano in questo campionato, contro il Milan e contro l'Inter.
  • Il Milan non ha vinto nessuna delle ultime tre partite casalinghe in campionato, raccogliendo due punti nel parziale.
  • Il Milan non ha mai segnato più di un gol nelle ultime nove partite di campionato, rimanendo a secco in tre di queste.
  • Il Carpi non è riuscito a segnare in cinque delle ultime sei trasferte in campionato, parziale in cui ha ottenuto una vittoria e tre pareggi.
  • Il Milan ha effettuato 20 tiri, contro i sei del Carpi: tuttavia il conto dei tiri nello specchio è solo di 3-2.
  • Tra andata e ritorno il Milan ha fatto 40 tiri contro il Carpi, ma non è riuscito a segnare nemmeno un gol.
  • 76.9% di possesso palla per il Milan, è record nella Serie A 2015/16 (superato il 76.2% del Napoli, sempre contro il Carpi).
  • Per la prima volta in Serie A il Carpi non è riuscito a fare nemmeno un tiro nel primo tempo.
  • Kevin Lasagna è subentrato 25 volte in questo campionato, un record nella Serie A 2015/16.

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