Icardi prenota Napoli: "In panchina io sto proprio male"

L'intervista esclusiva a Premium Sport. "L'intesa con Jovetic? Migliorerà. Il mercato? Non mollo l'Inter"

  • A
  • A
  • A

Mauro Icardi in panchina a Napoli? L'ipotesi diffusa in queste ore è l'esatto contrario del'Icardi-pensiero, intervistato alla Pinetina da Marco Barzaghi. Parole (sue) che partono dall'esclusione per Inter-Roma. "Come stavo in panchina? Deluso no, non direi. Ma c'ero rimasto male, molto male. L'emozione del gol è tutto per un attaccante, e l'emozione di giocare una grande partita è lo stesso. Mercato? Io non mollo l'Inter, resto qua".

Restare all'Inter per vincere. Lo scudetto, innanzitutto. E poi il sogno Champions. “Non la guardo adesso, però poterla giocare sarebbe bello, non solo per me ma per tutta la squadra". Intanto, si diceva, la rincorsa scudetto, che riparte lunedì da Napoli e dal confronto personale con Higuain: ""Gonzalo ha più esperienza, ha fatto tanti anni ad altissimi livelli, io sono ancora giovane, lui ha fatto tanta strada quindi dico che ora come ora è più forte lui di me. Lunedì sarà una importante anche per il commissario tecnico dell'Argentina Martino? Io devo sempre dimostrare di essere da Nazionale, in tutte le partite, non solo lunedì perché gioco contro Higuain che è il titolare dell'Argentina. La convocazione devo e meritarla tutto l'anno".

Già, una convocazione da meritare. Meglio se dopo una stagione da protagonista vincente in Serie A: "Ancora presto per parlare di Scudetto? Si può vincere e si può arrivare in Champions. Questo è l'obiettivo poi il calcio italiano è difficile, puoi perdere punti anche con le piccole però siamo a buon punto, siamo quasi a Natale e siamo in testa. Questo è un grande passo. Dobbiamo pensare partita dopo partita pensando che nel calcio nessuna impresa è impossibile".

Passo doppo passo. A ritmo costante, come quello di un diesel che quando si scalda macina chilometri senza più fermarsi: "L'anno scorso non mi ricordo quanti gol avevo fatto in questo periodo, credo 2-3 in più. Poi abbiamo iniziato a conoscerci meglio e ho iniziato a segnare tanto. Speriamo possa succedere anche quest'anno. Non sento la pressione di confermare il titolo di capocannoniere dello scorso anno. Sono tranquillo, so cosa devo fare e cosa la gente si aspetta da me. L'altro giorno parlavo con Jovetic e dicevamo che siamo due attaccanti che finora abbiamo segnato poco, io 4 gol lui 3, ma nonostante questo siamo primi: speriamo di farne tanti per aiutare la squadra. Scarsa intesa con Jovetic? Quando può mi cerca, come fa anche Ljajic. Non è sempre facile fare la giocata giusta, lui ha grandissime qualità e la può fare anche da solo. L'intesa migliorerà se giocheremo insieme ancora più partite, già contro il Frosinone ci siamo cercati di più e questa cosa aiuterà molto noi e la squadra. Sia lui che Ljajic hanno le qualità per fare grandi cose. Io sono disponibile per loro, per far fare i movimenti che li aiutino e anche il gol dell'ultima partita è arrivato dopo uno scambio tra me e Ljajic. Poi loro hanno anche le qualità per andare a concludere da soli".

"Infastidito dall'esclusione contro la Roma? Infastidito non so se si può dire però per un giocatore giocare queste tipo di partite è importante, sono gare che ti danno delle emozioni. Non mi ha dato fastidio ma mi sono sentito un po' male, poi comunque il mister ha fatto le sue scelte, abbiamo vinto ed eravamo tutti felici. Voci di mercato dall'Inghilterra? Loro parlano, io quest'anno resto qui come ho fatto l'anno scorso. Poi sono anche il capitano e non posso lasciare la squadra che sta facendo così bene. Napoli-Inter decisiva per lo scudetto? No, non si può dire adesso, si deciderà alla fine.”

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti