Higuain si prende l'Argentina: "Io al top da 12 anni. Dybala? Un grande crack"

Il centravanti della Juve esalta il suo compagno in bianconero, svela di aver pensato al ritiro e aggiunge: "Potrei chiudere la carriera al River Plate"

  • A
  • A
  • A

Non era stato convocato né a settembre né a ottobre, ma adesso è tornato ed è pronto a prendersi l'Argentina con vista sui Mondiali in Russia. Gonzalo Higuain, dal ritiro con l'albiceleste, a due giorni dall'amichevole con l'Italia, è un bomber carico di adrenalina. "Ho parlato con Sampaoli, ho avuto un momento non al top della forma, ma ora sto molto meglio e sono pronto ad aiutare l'Argentina. Io sono ai massimi livelli da 12 anni" ha dichiarato il Pipita.

Da Manchester, dove si sta allenando agli ordini del ct Sampaoli, Gonzalo Higuain ha parlato a Tyc Sport, e ha anche confessato di avere vissuto nell'ultimo anno un momento molto difficile a livello personale, tanto da indurlo a pensare al ritiro: "Mia madre Nancy è stata male ed ero sul punto di smettere di giocare, volevo stare con lei ma sapevo che era felice di vedermi in campo. Ora sta bene e questa è la cosa più importante".
 

L'attaccante argentino d'altronde ha ancora tanti obiettivi da centrare: "Ho giocato nel Real Madrid e sono entrato nei migliori 10 marcatori della storia del club, così come col Napoli. Con l'Argentina sono tra i primi sei e ora spero di entrare tra i primi 10 anche nella Juventus . 
 
Voglio migliorare e spero di giocare ancora per molti anni, anche se non è facile restare per 12 stagioni ad alto livello in Europa, dove si spende molto a livello di fisico e mentale".

Un aiuto glielo darà Paulo Dybala, compagno d'attacco nella Juve: "Paulo mi ha fatto fare tantissimi goal. Per me è un amico e cerco sempre di aiutarlo e dargli consigli, perché stare in un grande club alla sua età non è facile e io ci sono passato quando ero al Real.
 
Lui ha un potenziale enorme ma deve gestire bene il tempo, senza bruciare le tappe perché le aspettative su di lui sono altissime e se non sei forte nella testa è un rischio: le critiche possono rovinarti e un complimento farti montare la testa. Non bisogna mai pensare di essere i migliori e se lui ci riuscirà diventerà un grandissimo crack".

Infine, lo sguardo del Pipita guarda anche al futuro. Fine carriera? Magari al River Plate: "Sono cresciuto lì, è il club che mi ha dato la possibilità di andare al Real e per me la porta sarà sempre aperta".

 

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti