Guardiola nel mirino di Rummenigge e Ibrahimovic

Il presidente del Bayer: "Resta o no? Nessuno è insostituibile". Ibra: "Grande allenatore, ma non è un uomo"

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Il Barcellona è un incanto, il Bayern una macchina perfetta e Pep Guardiola è l'allenatore che ha sedotto l'Europa del Pallone: prima nella sua terra catalana, ora in Germania e con la valanga di elogi e di ammirato stupore che lo circonda. Non è tutto oro, però. Visto che dalle parti di Monaco, a proposito della volontà di Guardiola di andarsene, a fine stagione, comunque finiscano Bundesliga e Champions non angoscia la dirigenza del club.
Il presidente Kalle Rummenigge, a tale proposito, ha detto: "I calciatori vanno e vengono. Gli allenatori anche. E comunque sia, prenderemo una decisione in fretta. Dopo la gara con l'Hannover del 19 dicembre prenderemo una decisione comune. Nessuno è insostituibile".

Di ben altro tono le parole di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese attacca ancora Guardiola, suo allenatore nel 2009-2010 a Barcellona, nel corso di una intervista rilasciata ai microfoni della CNN: "Come allenatore è stato fantastico, mentre come uomo non posso dire la stessa cosa. Semplicemente non è un uomo, non c'è molto altro da aggiungere", ha detto Ibra. Che poi ha aggiunto. "Mourinho sa quello che deve fare per vincere".

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