Fiorentina, morto Galdiolo

L'ex difensore, oltre 200 presenze in viola, era stato colpito da una demenza fronto-temporale

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Un altro pezzo della Fiorentina anni '70, quella che ha visto cadere un pezzo dopo l'altro per colpa di un male senza scampo, se n'è andato: Giancarlo Galdiolo, ex difensore viola e della Sampdoria, è morto a 69 anni come ha annunciato il figlio Alessandro su Facebook. La famiglia di Galdiolo, soprannominato il 'gigante buono', nel 2010 aveva raccontato che il padre era stato colpito da demenza fronto-temporale.

Galdiolo, cresciuto calcisticamente nel Padova, era arrivato alla Fiorentina nel 1970: dopo 223 presenze in serie A passò alla Sampdoria in serie B, prima di ritirarsi nel Forlì. Difensore roccioso, contava anche due presenze in Nazionale Under 23, oltre a due brevi esperienze da allenatore a Rimini e Forlì.

"Dopo una lunga malattia durata più di 8 anni ci lascia un altro campione! Fai buon viaggio papà e vai a far compagnia alla Betta, alla nonna e all'Elisa!" ha scritto Alessandro Galdiolo. Otto anni fa, in conferenza, aveva chiesto aiuto al mondo dello sport per finanziare la ricerca sulla malattia e sulla Sla pur specificando che non poteva affermare con certezza che il male del padre fosse dovuto al calcio.

Il riferimento nel post all'addio ad "un altro campione" fa tornare alla mente i protagonisti di quella Fiorentina che oggi non ci sono più: Stefano Borgonovo in primis ma anche Bruno Beatrice (ucciso dalla leucemia a 39 anni), Nello Saltutti e Giuseppe Longoni (infarto rispettivamente a 56 anni e 64 anni) oltre a Massimo Mattolini e Ugo Ferranti scomparsi per tumore. Senza contare chi, come Giancarlo Antognoni, Domenico Caso e Giancarlo De Sisti, è riuscito a scampare da infarti, tumori e ascessi al cervello. 

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