Figc, tutti i possibili scenari

Probabile che sia Sibilia, vice-presidente Figc non dimissionario, a traghettare la Federazione per i prossimi 90 giorni. A primavera sarà il nuovo presidente a scegliere il ct

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Dopo le dimissioni di Tavecchio, è molto difficile (quasi impossibile) l'ipotesi commissariamento della Figc. Tant'è che poco dopo le 12,30 Giovanni Malagò ha detto: "Non sarò io il commissario della Figc: ho altri impegni". Decade l'ipotesi personale, e -presumibile- anche quella di un commissario, peraltro controversa. A traghettare la Federazione e a gestire la normale amministrazione fino alle nuove elezioni, previste entro il 20 febbraio, potrebbe essere il vice-presidente Sibilia, non dimissionario. Restano da decidere la governance della Lega di A e il presidente della Lega di B. Il futuro ct? Lo deciderà il nuovo presidente.

"Ho parlato con vari giuristi, tutti mi dicono che a tutt'ora non ci sono le condizioni per commissariare la Figc.Poi, certo, se serie A e B non riuscissero a eleggere il presidente...". Cosimo Sibilia, n.1 della Lega dilettanti, interviene al telefono con l'Ansa sulla questione del giorno in ambito sportivo. "Quanto ai miei rapporti con Tavecchio - aggiunge -, con lui sono sempre stato chiaro, anche davanti a testimoni. Gli ho sempre detto che se si fosse tirata indietro la Lega Pro, non avremmo potuto andare avanti".

"Il commissariamento se ci sono gli estremi è un atto dovuto, altrimenti non ci sarà e non sarà un fatto gravissimo. Al momento stanno valutando tutti gli esperti e gli uffici legali, ma potrebbe anche non esserci un commissario e aspettare cosa succede dopo le assemblee delle Leghe". Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò, a margine degli Stati Generali dello Sport in corso nel Salone d'Onore del Comitato olimpico nazionale italiano.
"Oltre al tema sostanziale evidente c'è un tema formale che va rispettato altrimenti si rischia un autogol. Domani pomeriggio ci aggiorniamo su questo", ha aggiunto.
"Io commissario della Figc? L'ho già detto, in genere è successo a più riprese che la Figc è stata commissariata con dei rappresentanti del Coni, ma in questo caso non è mio interesse o volontà propormi per questo ruolo. Io ho un'agenda che mi impedisce di farlo, tra poche settimane ci sono le Olimpiadi in Corea che mi porteranno a stare quasi tutto febbraio lì. C'è anche un problema di fuso orario, a prescindere mi sembrerebbero non serio prendermi in considerazione".
"Se si prevede una battaglia legale per il commissariamento della Figc? Credo sia un termine inappropriato, è successo tutto da poche ore, ci sono gli uffici legali che stanno lavorando,  c'è' una giunta per domani pomeriggio. Non c'è alcuna contrapposizione o volontà di prevaricare i propri ruoli. Siamo una istituzione seria e credibile e bisogna portare rispetto alla Figc, poi ci sono dei diritti e dei doveri e andremo a verificarli".

Tavecchio è in guerra aperta con Giovanni Malagò: già dopo lo 0-0 con la Svezia, il numero 1 del Coni prese una posizione molto chiara auspicandone le dimissioni. E in quella stessa occasione disse anche che non c'erano le condizioni per un commissariamento della Federazione. Ipotesi poi tornata in voga e "spinta" dallo stesso Malagò subito dopo la conferenza-show di Tav.
"Una "volontà politica chiara" e "l'unica soluzione possibile": così il leader del Coni aveva definito il possibile commissariamento. Ma i legali del Coni hanno poi sconsigliato quella che risulterebbe come una forzatura regolamentare. Non ci sarà dunque un commissario, e a traghettare la Figc verso le nuove elezioni, previste entro il 20 febbraio, dovrebbe essere il vicepresidente Sibilia, non dimissionario. (Tavecchio si è dimesso).
Il Coni ha dovuto fare i conti con l'opposizione più o meno chiara e decisa al commissariamento arrivata da più parti. Anche perché in questo caso la data delle elezioni andrebbe a slittare.
Ma non finisce qui: perché restano da decidere i vertici delle due Leghe, A e B. I presidente di B dovrebbero eleggere il nuovo presidente Balata nella giornata di giovedì. Anche la A deve darsi una governance visto che l'11 dicembre scade il mandato di Tavecchio come commissario di Lega e un'ulteriore proroga non è prevista e non fa parte dell'ordinaria amministrazione.

In tutto questo, va da sé, il nome del nuovo ct resta un esercizio fine a se stesso. Perché fino a quando non si andrà alle elezioni, qualunque nome non trova riscontri concreti. Sarà infatti ilo nuovo Presidente a scegliere il ct ed è probabile che questo avvenga non prima della primavera. I nomi restano i soliti: Ancelotti, Conte e Mancini con Ranieri sullo sfondo. L'unica novità può essere rappresentatata da Di Biagio, attuale guida dell'Under 21 che potrebbe assumere il ruolo di traghettatore per le amichevoli contro Argentina e Inghilterra fissate per il 23 e 27 marzo. 

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