Lotito "Ho 12 club dalla mia parte"

Il presidente della Lazio: "Io non mi sono candidato, mi hanno indicato. Mi candido solo se ci sono le condizioni"

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"Ho 12 club dalla mia parte. Se ho la maggioranza? Certo che ho la maggioranza". Lo ha detto Claudio Lotito a margine dell'assemblea straordinaria elettiva della Lega nazionale dilettanti che ha indicato Cosimo Sibilia come candidato presidente alle prossime elezioni federali del 29 gennaio. "Io non mi sono candidato, mi hanno indicato. Mi candido solo se ci sono le condizioni", ha aggiunto il presidente della Lazio.

Alla domanda del candidato dell'Aic Damiano Tommasi: "Allora ci vediamo alle urne?", Lotito ha annuito positivamente. Per potersi candidare, il patron della Lazio ha bisogno del 50% +1 di una componente federale (ovvero al Lega di Serie A). L'ex presidente Figc Giancarlo Abete ha affrontato il tema della possibile candidatura di Lotito: "Lotito è una persona di grande capacità, tante volte però non ha il senso del limite", ha dichiarato nel suo intervento all'assemblea straordinaria elettiva della Lega nazionale dilettanti.

"La candidatura di Lotito alla Figc? Non è impossibile, dice di avere le firme. Ci siamo fermati a parlare delle cose da fare, non so se le metterà nel programma. Ma la risposta a Italia-Svezia credo debba essere un'altra". Così Damiano Tommasi sulla possibile candidatura di Lotito alla presidenza della Figc. "Se ci fossero 4 candidati sarebbe la certificazione dei motivi per cui non siamo andati ai Mondiali - ha aggiunto -. A poche ore dalla chiusura delle candidature siamo ancora disponibili a convergere se questo cominci a parlare di calcio, cosa di cui ha bisogno la federazione. C'e' bisogno di una rivoluzione culturale nel nostro calcio. Albertini? Nome concreto ma che purtroppo non è cercato da altri", ha concluso Tommasi.

E così, alla scadenza (domani, domenica) delle candidature da presentare per le elezioni del nuovo presidente della Figc (lunedì 29 gennaio), il fronte calcio che "vantava" tre nomi forti, ha scovato tra ieri e oggi il quarto nome, un nome eccellente: Lotito. Con Tommasi (Aic), Gravina (Lega Pro), Sibilia (Dilettanti), la Lega di B schierata con quella di A, e buon per tutti che né gli arbitri né gli allenatori abbiano -a loro volta- avanzato un loro candidato.
Capire chi possa spuntarla, oggi, non è lecito. C'è sempre -e sempre più vaga- l'ipotesi di un presidente super partes, si era fatto il nome di Costacurta, qualcuno ripropone Albertini che però da tempo si tolto dalla mischia delle nominations in Federcalcio, ha scelto altre strade. E la strada del dopo-Tavecchio è assai complicata quanto ad alleanze presenti e future: compresa la Serie A, divisa (quasi) a metà.

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