E' morto Johan Cruyff, aveva 68 anni

Avrebbe compiuto 69 anni il 25 aprile. Era malato di cancro ai polmoni. E' morto nella sua casa di Barcellona

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E' morto Johan Cruyff, avrebbe compiuto 69 anni il prossimo 25 aprile. Malato di cancro ai polmoni, è morto nella sua casa di Barcellona confortato dall'affetto dei suoi familiari. Leggenda del calcio olandese, del Barcellona e del calcio mondiale, Cruyff è stato l'interprete numero uno del calcio totale nell'Ajax e nell'Olanda degli Anni 70 e nel Barcellona dove ha giocato e allenato fino al '96.

E' stato il calciatore e l'uomo che ha regalato al calcio il concetto di modernità. E' stato il calciatore e l'uomo che Gianni Brera definì il Pelè Bianco. Ed è stato il calciatore e l'uomo che Sandro Ciotti, nel docufilm del 1976, lo definì Il Profeta del Gol. Tanti concetti per definire una verità: è stato, semplicemente, uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi. Premiato tre volte con il Pallone d'Oro, vinse anche tre Coppe dei Campioni e una finale Intercontinentale. Sono in tanti a pensare che fosse secondo solo a Pelè e Maradona. Non Marco Van Basten, il suo allievo prediletto, che lo ha sempre considerato il più grande insieme agli altri due.

Cruyff ha cambiato il calcio e segnato un'epoca con Olanda e Ajax, poi con il Barcellona. In Catalogna è uno dei simboli indiscussi sia come giocatore sia come allenatore: è stato lui a regalare ai blaugrana la prima Coppa dei Campioni della loro storia. Era il 1992. Ed è per questo che in Spagna lo considerano il padre di questo Barcellona spettacolare che un decennio dopo è stato allenato da un altro olandese, Frank Rijkaard. Per poi passare il testimone a Pep Guardiola e Luis Enrique.

Simbolo del calcio totale del suo Ajax, negli anni '70, ha guidato la sua squadra alla vittoria di 3 Coppe dei Campioni consecutive, battendo Panathinaikos (1971), Inter (1972, doppietta a Rotterdam) e Juventus (1973). Anni dopo, il 16 giugno 1981, disputò la prima partita del Mundialito per club indossando la maglia del Milan contro il Feyenoord. Reduce 3 settimane prima da un'operazione agli adduttori della gamba destra, si presentò in cattive condizioni e nonostante l'assist ad Antonelli, venne sostituito a fine primo tempo.

Era nato ad Amsterdam il 25 aprile 1947 ed era padre di tre figli (Chantal, Susilla e l'ex Manchester United, Jordi). In Olanda ha giocato per 12 stagioni: nell'Ajax dal 1964-65 al 1972-73 e dal 1981-82 al 1982-83 e nel Feyenoord nel 1983-84); in Spagna per altre sei: nel Barcellona dal 1973-74 al 1977-78; nel Levante nel 1980-81); due stagioni anche negli Stati Uniti: Los Angeles Aztecs nel 1979 e Washington Diplomats nel 1980. Nella Nazionale olandese ha giocato dal 1966 al 1977 perdendo la finale mondiale del 1974 contro la Germania Ovest.

Da calciatore ha vinto
Una coppa Intercontinentale (1972), una Supercoppa Europea (1972), 3 coppe Campioni (1971, 1972 e 1974), 9 campionati d'Olanda (1966, 1967, 1968, 1970, 1972, 1973, 1982, 1983 e 1984), un campionato di Spagna 1974, 6 coppe d'Olanda (1967, 1970, 1971, 1972, 1983 e 1984), una coppa di Spagna (1978) e 3 Palloni d'Oro (1971, 1972 e 1974).

Da allenatore ha vinto

Con l'Ajax 2 coppe d'Olanda (1986 e 1987) e 1 Coppa delle Coppe (1987); Con il Barcellona 4 campionati di Spagna (1991, 1992, 1993 e 1994), una coppa di Spagna (1990), una Coppa delle Coppe (1989), una coppa Campioni (1992) e una Supercoppa Europea (1992).