Di Francesco: "Tre punti col Qarabag, non serve altro"

De Rossi: "Spalletti ha fatto qualche casino... Passare il turno in questo girone vuol dire tanto per noi: abbiamo contro Chelsea e Atletico Madrid"

  • A
  • A
  • A

Roma-Qarabag, "tre punti e niente scherzi". Come dice il tecnico Di Francesco. Ma scherzi questa Roma non ne farà. "Per noi è come giocare un derby, un Roma-Juventus", aggiunge De Rossi. Ci vuole la solita Roma, questa di questa stagione, per staccare il pass per gli ottavi di finale di Champions League. Prima o seconda, è da capire: ma dipende dagli altri, segnatamente dal Chelsea di Conte. Poi ci sono calcoli legati anche a pareggio o sconfitta: ma è meglio evitarsi pensieri così.

E' la vigilia di una gara facile/difficile, scontata e non troppo. Ed ecco le parole del tecnico giallorosso, Eusebio Di Francesco.
"Perotti e Nainggolan sono convocati, e sono felice. Devo guardare a Kolarov, ma credo che anche lui sarà della partita".
I pensieri quali sono?
"Uno solo. Il nostro destino passa dalle nostre mani. La sola cosa che conta è vincere contro il Qarabag".
Come va affrontato il Qarabag?
"Da prendere col massimo rispetto, è una squadra solida, bisogna aggredirla, non dare respiro. Il Qarabag non è un avversario facile. Ma credo che la miglior Roma ce la farà a fare quello che abbiamo in mente. Cioè vincere".
Com'è cambiata la Roma rispetto alla trasferta col Qarabag?
"Quella vittoria in trasferta ci ha dato forza, la giusta mentalità. E' stato un punto di partenza importante, anche perché vincere in trasferta in Champions non è mai facile".
Passare il turno quanto vale?
"Aspettiamo domani, preferirei rispondervi alla prossima conferenza. È giusto dare questa risposta nell'oggettività. Pessimismo? C'è sempre stato, questo passaggio darebbe più forza al lavoro che stiamo facendo. All'interno della squadra sono sempre stato ottimista".
E' vero, come dice Sarri, che l'Inter senza Champions fa un altro sport?
"Dico che credo che ognuno di noi vorrebbe giocare in Champions, è il nostro lavoro. Non mi pongo il problema, cerco di ottimizzare al meglio gli allenamenti, voglio andare avanti e giocare ogni tre giorni, sapendo che può toglierci qualcosa ma darci anche soddisfazioni. Sono felice di lavorare meno sui concetti e giocare di più".

Ed ecco le parole del capitano, Daniele De Rossi.
"Rieccomi, sono pronto per tornare in campo. Ho chiesto scusa, di più non posso fare. Se tornassi indietro non rifarei quello che ho fatto. Ma ora basta pensare a Genova, così non aiuterei i i miei compagni. Pensiamo alla gara col Qarabag".
Uno striscione dei tifosi per te, venerdì.
"Mi ha reso felice, so che i tifosi sono con me".
Com'è la Roma modello Champions? Che cosa ti ha regalato la Champions in questi anni?
"E' un momento importante per fare un passo avanti, ed è un passo importante perché andremmo oltre un girone nel quale abbiamo creato problemi al Chelsea e abbiamo eliminato una squadra importante come l'Atletico Madrid. La Champions mi ha regalato grandi gioie e cocenti delusioni, un paio di brutte figure. Sempre in linea con la nostra dimensione, la realtà della Roma è una realtà che non ti permette di fare troppi voli e troppi sogni, ci sono squadre nettamente più attrezzate". 
Domani può arrivare l'ok del nuovo stadio Roma.
"Beh, non è questa la priorità. Uno stadio nuovo si costruisce in due-tre anni, la mia priorità in questo momento è domani, la Champions League. Se lo stadio sarà pronto nel 2021, io avrò 38 anni. Sto bene, oggi. Fra quattro anni vedremo".
Un giorno hai detto: sarà difficile sostituire Spalletti.
"E avevo ragione a dire una cosa così. Era complicato, non impossibile. In quei giorni si parlava di lui e passava come uno sprovveduto, che aveva fatto danni. Qualche casino l'ha fatto, c'è stato un clima particolare con Francesco e ne abbiamo risentito. Ho detto difficile, ed è la dimostrazione di quello che stiamo facendo. Facciamo gli scongiuri, ma i primi 6 mesi del mister sono i migliori primi 6 mesi di ogni allenatore della Roma. L'anno scorso abbiamo zoppicato un po' all'inizio, quest'anno corrono tutti, fosse stato così l'anno scorso avremmo vissuto mesi da capolista".
Come si affronta il Qarabag?
"Con lo spirito di una partita che vale lo scudetto, un Roma-Juventus per capire. O un derby. Non ci sono altre strade, e per noi è un vantaggio sapere bene cosa occorre fare".

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti