Togo: Agassa, casa distrutta

L'abitazione del portiere assaltata dopo gli errori contro il Marocco

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Non gioca bene e si ritrova la casa distrutta. Questo il destino di Kossi Agassa, estremo difensore del Togo che, dopo aver subito tre gol contro il Marocco, ha subito un atto vandalico da parte di alcuni facinorosi arrabbiati per la sua prestazione.  "È rimasto piuttosto scosso da quanto è accaduto - ha spiegato il tecnico Claude Le Roy - e non so se ce la farà a giocare. Del resto non me la sento di dargli torto".

Agassa, 38 anni, difende i pali della porta togolese da 19. In questa edizione della Coppa d'Africa ha giocato una brutta partita con il Marocco, ma è stato decisivo nel pareggio con la Costa d'Avorio: "Agassa non merita un trattamento del genere - ha spiegato Le Roy - lo supportiamo tutti perché, dopo tutto, il calcio è un gioco". Secondo il tecnico francese, il portiere potrebbe non sentirsela di scendere in campo nella prossima partita contro il Congo: "Sia che voglia giocare o no - ha sottolineato - rispetterò la sua decisione".

Nel 1998, anche l'attaccante togolese Salou Bachirou aveva subito lo stesso trattamento: accusato di aver giocato male durante l'edizione della competizione giocata in Burkina Faso. Cambiando Paese, anche Pierre Wome si vide la casa devastata dopo aver sbagliato un rigore nel corso delle qualificazioni per il Mondiale del 2006: il suo errore aveva condannato il Camerun, che non aveva preso parte alla rassegna iridata.

Il commissario tecnico del Togo ha voluto comunque sottolineare che quella che ha colpito Agassa, è una piccola minoranza e non rappresenta gli abitanti del Paese.

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