Conte: "Le dimissioni? Questo pensiero non mi ha mai sfiorato"

Il tecnico: "Lavoriamo tutti insieme per evitare altre figuracce". Se il club vuole, lo deve esonerare

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Conte-Chelsea, si procede. Lunedì la sfida, casalinga, contro il West Brownich: un altro passo verso il disastro? "Io non ho mai pensato, neppure per un istante, di dimettermi". Che si sappia, per capire. Conte è finito nel vortice della critica: pessimi risultati dei Blues, l'apparente ostilità da parte dei vertici del club, voci di dissenso con alcuni giocatori.

Reduce da due pesanti ko e con appena due vittorie nel 2018, Conte si assume parte della responsabilità: "Probabilmente ho sbagliato io la formazione. Ma quando i risultati sono così negativi la colpa va divisa tra tecnico, giocatori e società". Soprattutto dopo la disfatta di Watford (1-4) l'esonero pareva inevitabile, o comunque un suo passo indietro, ma il tecnico chiarisce che "non ci ho pensato per un solo momento di andarmene. Il mio impegno e quello dei miei giocatori per questo club è totale".
Conte è legato al Chelsea fino al 30 giugno 2019. Il suo destino di fine stagione, questa, per chiudere anzitempo la carriera al Chelsea pare segnato. Probabile che gli ottavi di Champions League siano determinanti, nel bene e nel mare, per dare la sentenza già a marzo.

"Il mio impegno e quello dei giocatori sono totalmente per questo club", a aggiunto Conte. "Da sempre nel calcio il futuro di un manager o di un allenatore dipende dai risultati. E in questo momento stiamo avendo risultati scarsi", ha ammesso. "Dobbiamo cercare di fermare questa situazione contro il West Bromwich. Non sarà facile, la fiducia non è alta ma dobbiamo avere confidenza nel nostro lavoro e nel gioco", ha concluso.

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