Capello: "Io al Milan? No, già dato! Che spettacolo Napoli-Inter"

Il tecnico dello Jiangsu: "Qui in Cina si parla poco dei rossoneri, più coinvolti con i nerazzurri"

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La crisi del Milan, anche vista da chi conosce molto bene il club, resta pur sempre un mezzo mistero. E così è per Fabio Capello, attuale allenatore dello Jiangsu Suning, che se non altro indica quella che, sommariamente, potrebbe essere la ragione principale di tanta difficoltà: "Meglio tre top che dieci buoni giocatori" è su per giù il pensiero espresso ai microfoni di Radio 1. "Quando si cambia tanto - ha infatti precisato - ci vuole tempo". Tempo che però Montella potrebbe non avere: "Tornare lì? No, ho già dato" la risposta secca di Don Fabio. "Mi trovo bene dove sto, è un'esperienza completamente nuova, qui c'è un calcio diverso. C'è da fare molto, ma la cosa bella è che c'è un calcio in crescita grazie a grandi allenatori che sono venuti prima di me, come Cannavaro e Lippi. Volevo provare ad allenare un'altra squadra alla fine della mia carriera, mi è stata proposta la sfida di salvare il Suning e ci sono riuscito: direi che la missione è compiuta. Ho ancora un anno di contratto dopodiché vado in vacanza".

E, dalla Cina, lo sguardo è più ad ampio raggio anche sulle nostre faccende domestiche. Milanesi innanzitutto: "Qui a dire il vero non si parla molto della proprietà cinese del Milan, si sa poco. Si chiacchiera, ma effettivamente non c'è certezza sul futuro rossonero. Si parla più dell'Inter, siamo più coinvolti. E' un peccato, e lo dico da sportivo e da uomo che ha lavorato per Berlusconi, che il Milan si ritrovi in questa situazione dopo aver speso tanto".

Intanto, qui da noi, il tema arbitrale - anche al tempo del Var - continua ad imperare: "Io sono sempre stato favorevole alla tecnologia - ha puntualizzato Capello - ho pagato a mie spese con l'Inghilterra al Mondiale col gol entrato di mezzo metro che non fu convalidato (gol fantasma di Lampard contro la Germania ndr). Penso però che vada valutata attentamente in certi episodi, ci sono delle sfumature che vanno capite".

Infine, sulla lotta scudetto, un plauso a chi ora sta comandando la classifica. "Ho visto una bellissima partita tra Napoli e Inter come da tempo non si vedeva in Italia. C'è stata grande continuità di gioco con due stili diversi di gioco contrapposti: grandissimo Napoli in verticale, mentre Inter cercava di giocare palla a terra. Ho visto due sistemi di gioco validi in base agli organici, ne è valsa la pena svegliarsi e guardarsi la partita alle due di notte di notte".

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