"Al Milan non aveva fiducia in me"

Il nuovo allenatore del Brescia: "Non c'erano i presupposti per continuare. Decisione per il bene di Berlusconi"

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Cristian Brocchi, prima di iniziare la sua nuova avventura da allenatore del Brescia, ha voluto chiudere il capitolo Milan: "Ho deciso di andare via perché non avevano fiducia in me, non c'erano i presupposti per continuare con serenità. Ho scelto di cambiare per il bene della squadra e soprattutto per il bene di Silvio Berlusconi". Ora c'è da pensare alle Rondinelle: "Qui per dimostrare il mio valore, sono sempre partito dal basso".

Primo giorno da allenatore del Brescia per Cristian Brocchi: "Sono molto contento di essere l'allenatore di una società molto importante nella mia vita. È sempre stato bello venire a Brescia a giocare. Voglio portare le mie idee nello spogliatoio con la speranza di trovare la sintonia giusta per toglierci delle soddisfazioni".

L'addio al Milan?
"Ho un carattere particolare, sono una persona molto umile. Da calciatore ho conquistato traguardi importanti partendo dal basso. Mi sono ritrovato in una famiglia importante come quella del Milan, ho fatto una bellissima avventura nel settore giovanile e poi ho avuto la fortuna di diventare l'allenatore della prima squadra. Per me è fondamentale sentire la fiducia, un sostegno. Non c'erano i presupposti per continuare, giusta la mia decisione di andare via per il bene della squadra e per il bene di Berlusconi. Non avrei lavorato con la giusta serenità, volevo mettere in mostra le mie reali qualità senza preclusioni".

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