Astori, Malagò: "Doveroso rinviare, tutti d'accordo, le parole stanno a zero"

"Il calcio che penso e che immagino è di valori, di ideali, condivisione di emozioni e rispetto"

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"Sono vicino alla compagna Francesca, con cui Davide ha avuto una bambina che ora ha due anni. Il nostro mondo è profondamente colpito da quanto successo. Le parole stanno a zero, la decisione di rinviare la giornata è quella giusta". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in conferenza stampa in sala Giunta, ha commentato la scomparsa del capitano della Fiorentina, Davide Astori, avvenuta nella nottata nel ritiro dei Viola a Udine. "Il calcio che io penso e che immagino è di valori, di ideali, condivisione di emozioni e rispetto. Non solo nell'atleta ma anche dell'uomo. Il rinvio era doveroso", ha aggiunto Malagò, porgendo le "condoglianze da tutto il mondo dello sport, non solo il calcio".

"Ho sentito più di un medico ed invito a non lasciarsi andare ad illazioni o speculazioni - ha precisato Malagò in conferenza stampa -. Nessun medico del mondo vi potrà mai dire che c'è un rimedio certo per quello che riguarda una norte improvvisa. Poi chiaramente ci sarà un'autopsia. Il sistema medico sportivo italiano è all'avanguardia".

La ricostruzione e il perché del rinvio - Malagò: "Verso le 10 mi ha chiamato Marco Brunelli della Lega e mi ha dato questa notizia drammatica. Mi ha spiegato che i dirigenti della Fiorentina erano andati a bussare in camera di Astori e lo avevano trovato senza vita. Sono rimasto senza parole. Nel frattempo Genoa e Cagliari stavano per scendere in campo. Davide aveva giocato in Sardegna ed i suoi vecchi compagni di squadra avevano esternato di non voler entrare in campo. Ho contattato sia Giulini che Preziosi e poi con Nicchi ed abbiamo rinviato la partita. Dopo questo ho ricevuto molti messaggi, da presidenti, da Damiano Tommasi che mi rendevano partecipe che in tutte le squadre c'erano giocatori che manifestavano medesima opinione".

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