Ancelotti: "Dieci mesi fermo, poi un altro club. No alla Nazionale"

Dopo aver tolto la sua ombra sulla testa di Montella, il tecnico si stacca anche dalla ... successione a Ventura

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L'ombra su Montella è svanita a inizio settimana. "I prossimi dieci mesi, starò a riposo", aveva detto Ancelotti, fresco dell'esonero dal Bayern. Gli si assegnava la panchina del Milan, subito: quasi scontato. Nossignori, non è nei suoi programmi immediati. Oggi dice: "Una Nazionale? Francamente, dopo il periodo dii riposo, avrei ancora voglia di allenare un club". E qui siamo -come ombra- sopra la testa del ct Ventura, alle prese con i dettagli e le frenesie della qualificazione mondiale. Anche in tal caso, il dopo-Mondiale non farebbe al caso di Ancelotti. Fino a prova contraria, che è anche il contratto fino al 2020 dell'attuale ct.

Ed ecco il dettaglio dei pensieri di Ancelotti. "Ho ancora voglia di allenare tutti i giorni e non ho pensato di poter prendere una Nazionale. Per il momento non ci penso". Parole dette a margine del premio Ghirelli e della presentazione del Bilancio Integrato della Figc a Torino. "Allenerei l'Italia nel momento in cui non avrò più voglia di allenare tutti i giorni e sempre che la Nazionale pensi ad un allenatore come me", ha aggiunto il tecnico di Reggiolo. "Ora sono in vacanza, vivrò il calcio un po' più da distante, per i prossimi dieci mesi poi troverò un'altra squadra". "Questo è il calcio, il nostro lavoro è anche questo. L'esonero fa parte del nostro lavoro".

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