Allegri: "Sono felice, penso al Real. Il futuro? Parlerò coi dirigenti"

Il tecnico: "Squadra formidabile, migliorare è difficile, ma si deve. Mi godo i due titoli, penso al Triplete. Sto bene alla Juve, parlerò coi dirigenti per capire quali sono i loro obiettivi"

  • A
  • A
  • A

Sesto scudetto. Il terzo di Max Allegri alla Juve (un quarto col Milan nel 2011). La felicità gliela si legge negli occhi, la voglia di conquistare Cardiff (Real Madrid) gliela si legge nelle parole ("Mi godo questo trionfo, ora penso alla Champions). E per il suo futuro resta sempre a mezza via, tra la voglia di restare e la necessità di non dirlo. O viceversa: tra la voglia di non dire e il dubbio se restare o no. Dipende magari dalla Champions. Dipende, magari, dall'idea di fare quello che fece un certo José Mourinho, nel 2010. Un addio tra le lacrime, ma si deve. Vedremo.

Le sue parole a Mediaset Premium. “Bisogna fare i complimenti in primis a quei giocatori che hanno vinto i sei scudetti di fila, sono loro che entrano nella storia. E in particolare anche alla società, che assieme alla squadra ha fatto cose straordinarie".
Marotta dice che la permanenza in bianconero dipende da lei. "Dipende da entrambi: io sono molto contento di essere alla Juventus. Arriverà il momento in cui ci siederemo e ci confronteremo, caprie quali sono i progetti reciproci. Ma ora dobbiamo focalizzarci sul giocare, e possibilmente vincere, la finale di Cardiff".
Lei nella leggenda-Juve. "Essere accostato a Trapattoni e Lippi, nella storia della Juventus, mi inorgoglisce, ma come sono orgoglioso dei successi con il Cagliari e con il Milan: è un percorso che ho fatto e che spero di continuare a fare. Ho ancora molto da migliorare, non voglio pensare che questo possa essere l'apice della mia carriera: se non hai stimoli difficilmente raggiungi i tuoi obiettivi".
Da qui al 3 giugno cosa accade? "Ora dobbiamo ricaricare un attimo le energie, sono stati cinque mesi tosti. Due anni fa avevamo vinto prima lo scudetto, poi la Coppa Italia, poi perdemmo la finale di Champions. Stavolta siamo saliti un gradino alla volta. Manca la ciliegina". Altro che ciliegina!!!".
Lo snodo cruciale della stagione? "Juventus-Lazio in cui passiamo al 4-2-3-1: la squadra non poteva più giocare con il modulo precedente, era arrivato il momento di cambiare e la squadra, per fortuna e per bravura, ha recepito subito".
Il più bello dei 4 scudetti che ha conquistato in carriera? "Tutti: il primo ha sempre un sapore particolare, semplicemente perché è il primo. Ma anche quelli con la Juventus sono ugualmente importanti.”

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti