Allegri: "Bonucci va in tribuna"

Le parole del tecnico: "Ho deciso sabato, l'ho detto a Bonucci e alla società. Leonardo ha capito. Il caso è chiuso"

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"Bonucci va in tribuna. Ha sbagliato, ha mancato di rispetto e ha capito. La decisione è mia, risale a sabato e l'ho comunicata a Leonardo e alla società". Chiaro, più chiaro di così non potrebbe essere Max Allegri, a un giorno dal Porto e nel pieno del caso-Bonucci. "Il caso è chiuso. Ora pensiamo al Porto. Gara difficile. Ci saranno Pjanic, Cuadrado, Mandzukic, Bybala e Higuain. Ovvero: le Cinque Stelle".

Alle 18,38 è cominciata la conferenza stampa. Ma prima di Allegri, la Juventus ha scelto di far parlare il capitano Gigi Buffon. Alle 18,50 ecco che comincia la conferenza stampa di Allegri.
Il Porto è convinto di farcela, contro la Juventus.
"Il Porto è un club abituato ai giocare la Champions. Non perde dal 27 settembre, ha segnato 10 gol nel girone, in casa ha battuto Bayern e Chelsea negli ultimi due anni. E' un ottavo difficile e importante. Qui a Oporto vogliamo fare bene e vogliamo fare gol".
Bonucci, allora: che cosa succede?
"Bonucci domani va in tribuna. Sono cose che capitano in una stagione, il caso è chiuso. Aggiungo che il tutto è concordato con la società, lui ha avuto una reazione che non rientra nel rispetto verso di me, verso i compagni, verso i bambini e i milioni di tifosi che ci guardano. Leo ha capito, è un ragazzo intelligente, è un esempio importante per il futuro. Io farò una donazione, a favore di chi ancora non lo so".
Bonucci non è un caso isolato. Perché queste tensioni?
"Fin qui ci siamo comportati bene, abbiamo raggiunto gli obiettivi fin qui fissati. Poi ci sono anche dei casotti, che vanno gestiti nella maniera più opportuna. Ma tutto si è concluso e guardiamo avanti. E' un momento importante, dobbiamo affrontare impegni difficili uno dopo l'altro, la rosa della Juventus è importante e c'è spazio per tutti. Barzagli e Chiellini stanno bene".
La tribuna di Bonucci l'hai decisa Allegri o Allegri con la società?
"Ho parlato con Leonardo, gli ho parlato sabato mattina e gli ho comunicato la mia decisione. Io sono in diritto di decidere su tutti i giocatori. Ho preso la mia decisione e il caso è concluso. L'attenzione ora è sulla partita di domani, il Porto è la squadra peggiore che potesse capitarci. Bisogna focalizzarci sul Porto".
La squadra può essere distratta?
"No. Siamo molto concentrati e faremo bene. Ci vuole equilibrio e testa, la squadra è pronta in tutti i suoi 25 giocatori, i 22 di movimento e i 3 portieri. E' una competizione che ti dà entusiasmo, è di grande fascino. Ci vogliono anche coraggio, spensieratezza e convinzione nei nostri mezzi, che sono tanti".
Che Porto si aspetta, offensivo o difensivo?
"In casa il Porto gioca in maniera diversa, ma non perde mai la sua forza difensiva. E' una squadra molto equilibrata".
Perché Bonucci sì e altri no a livello di punizioni così severe? E anche Allegri qualche volta è parso nervoso, Doha e Firenze per esempio.
"Non mi va di spiegare, sono cose che sono successe. Bonucci? E' una legge di vita, è stato sfortunato, è toccato a lui".
Pjanic gioca?
"Volete fare le cinque stelle, vero? Sì, Pjanic gioca. E giocano anche Dybala, Mandzukic, Higuain e Cuadrado. Oltre non vado".

Ed ecco Allegri a Premium Sport.
"Bonucci, sono cose che succedono. Non c'è nessun caso che si possa trascinare. Gli ho parlato, lui ha capito, ora dobbiamo pensare solo al Porto".
La decisione di portarlo comunque a Oporto. Perché?
"Bonucci è qui con noi perché la cosa è stata chiarita, lui è un giocatore molto importante per la Juventus ed è giusto che stia in gruppo. E' uno dei giocatori più rappresentativi della Juventus".
Parla Sacchi: "Quando un allenatore prende una decisione così, credo insieme alla società, penso che sia da condividere completamente. A me capitò con Van Basten, Van Basten mi disse perché mi tratta come gli altri? Io gli risposi che altrimenti avrei rotto l'armonia dello spogliatoio. Allegri ha fatto la scelta giusta.
"Io vorrei sdrammatizzare, si continua a parlare di una cosa che è già chiarita, Leo ha capito, è uno molto responsabile, è molto dispiaciuto perché non gioca, giovedì mattina quando rientriamo si riparte. Nella vita si sbaglia, il primo a sbagliare sono io. Ma ci sono regole, c'è il rispetto, e bisogna far capire lo sbaglio a chi sbaglia, con grande serenità".

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