Riscatto Juve, poker al Cagliari

Allo Stadium la squadra di Allegri domina: a segno Rugani, Higuain, Dani Alves e autogol di Ceppitelli

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Dopo il ko contro l'Inter a San Siro, la Juve torna in carreggiata. Allo Stadium prova di forza per la squadra di Allegri, che batte 4-0 il Cagliari e scavalca il Napoli in testa al campionato. Partita risolta già nel primo tempo per i bianconeri: Rugani sblocca la gara al 14' con un tapin vincente, Higuain raddoppia di sinistro al 33' e Dani Alves firma il tris al 39' con un destro da fuori. Nella ripresa poi il poker arriva con un autogol di Ceppitelli

Un incidente di percorso. La Juve archivia così il passo falso con l'Inter. E per confermare i "galloni" della capolista, se ancora ce ne fosse bisogno, travolge il Cagliari. Ai bianconeri basta un tempo per tornare ad alzare la voce e chiudere la pratica. Una prova di forza importante per la banda di Allegri, che dopo l'esordio opaco in Champions e il ko del Meazza, torna a mostrare il meglio del repertorio. Questione di equilibrio, grinta e qualità dei singoli. Con Pjanic e Lemina in mediana e Higuain titolare, è un'altra Juve rispetto a quella vista a San Siro. Certo, il Cagliari non è l'Inter, ma è l'atteggiamento in campo a fare la differenza, insieme alla potenza straripante degli esterni e alla carica del Pipita. E lo si vede subito dalle prime battute. 

Pjanic impegna Storari su punizione, poi Dybala innesca il Pipita e il portiere del Cagliari capisce subito che sarà una serata lunga e impegnativa. Con più uomini a centrocampo, la Juve allarga bene il gioco, costringendo il Cagliari ad aprire le maglie. Alex Sandro ha spazio e spinge, Dani Alves invece appena riesce va al cross. Dybala ha il piede caldo, fa impazzire Ceppitelli e attacca la zona di Di Gennaro. Lo Stadium apprezza e Higuain sfiora il vantaggio di testa. A ritmi alti, la Juve fa la partita. Il Cagliari invece arranca. E al quarto d'ora i bianconeri passano. Il gol lo segna Rugani, bravo a farsi trovare pronto su una respinta di Storari. Ma il merito è tutto di Pjanic e Higuain, che confezionano uno schema perfetto su punizione. In vantaggio, la squadra di Allegri prova subito a chiudere i conti, ma si deconcentra e rischia grosso in un paio di occasioni. Ma è solo un breve passaggio a vuoto. Tutto passa dai piedi di Dybala e alla mezz'ora tocca ad Alex Sandro sfiorare il raddoppio di testa. Quando attacca, sulla destra la Juve fa paura. Dani Alves, Lemina e la Joya bianconera dialogano alla perfezione e ogni azione è un brivido per Storari. Higuain centra il palo, ma poi centra anche il bersaglio grosso su una respinta di Storari su Pjanic. Il bosniaco, perfettamente a suo agio, è sempre nel vivo del gioco e su calcio d'angolo serve a Dani Alves l'assist per il tris. 

Nella ripresa poi è solo accademia. Un po' affaticato, Buffon lascia il posto a Neto. Ma la musica non cambia. La Juve continua a manovrare con ordine e rapidità, sfruttando le corsie esterne. Alex Sandro e Dani Alves viaggiano come due treni e sulle fasce non c'è storia. In controllo, i bianconeri provano subito a congelare il match abbassando il ritmo e tenendo palla. Il Cagliari, annichilito, invece non si sveglia nemmeno con l'ingresso di Tachtsidis e Giannetti. Equilibrata e sicura, la squadra di Allegri si muove senza sbavature, soffocando le ripartenze dei sardi. Anche in vantaggio di tre gol, la Juve aggredisce su ogni palla. Allegri leva Dybala e fa entrare Pjaca. Pjanic ci prova in tutti i modi, ma Storari è attento. Nel finale poi è un tiro al bersaglio e arriva anche il poker con un'autorete di Ceppitelli, che devia la palla in rete dopo un inserimento di Lemina. Al triplice fischio al festival del gol manca ancora il nome di Dybala, ma è solo un dettaglio. La Juve è tornata a guardare tutti dall'alto. 

Ales Sandro 7,5: sulla sinistra fa un altro sport. Padrone incontrastato della fascia. Accelera, dribbla, crossa. Dalla sua parte lascia il solco
Dani Alves 7: il lato destro è il suo regno. Spinge, si inserisce, inventa. Quando serve si accentra anche e gioca quasi da trequartista. Il gol è di pregevole fattura
Higuain 7: tocca pochi palloni, ma è sempre pericoloso. Un palo, un gol e una girata da cui nasce la rete che sblocca la gara. Più di così...
Dybala 6,5: nel primo tempo corre e inventa, nella ripresa poi si spegne e Allegri gli dà il cambio. Buona prestazione, ma manca ancora un po' di lucidità e il gol non arriva
Storari 6,5: prende quattro gol, ma ne salva almeno altrettanti
Borriello 4,5: gioca un tempo e non la vede mai. Barzagli è un muro e lui ci sbatte contro
Ceppitelli 4: serata storta. Dybala lo ubriaca e soffre la potenza fisica di Higuain. Poi l'autorete nel finale
Joao Pedro 4,5: anche per lui solo 45'. Da trequartista riceve palle col contagocce e non riesce mai a inventare qualcosa


JUVENTUS-CAGLIARI 4-0
Juventus (3-5-2): Buffon 6 (1' st Neto 6); Rugani 6,5, Barzagli 6,5, Chiellini 6; Dani Alves 7, Lemina 6,5, Hernanes 6, Pjanic 6,5, Alex Sandro 7,5; Dybala 6,5 (27' st Pjaca 6), Higuain 7 (35' st Mandzukic 6).
A disp.: Audero, Bonucci, Lichtsteiner, Asamoah, Sturaro. All.: Allegri 7
Cagliari (4-3-1-2): Storari 6,5; Bittante 5, Ceppitelli 4, Bruno Alves 5, Murru 5,5; Barella 5,5, Di Gennaro 6, Padoin 5,5; Joao Pedro 4,5 (1' st Tachtsidis 5,5); Sau 5,5 (23' st Munari 5), Borriello 4,5 (1' st Giannetti 5,5).
A disp.: Rafael, Colombo, Salamon, Pisacane, Melchiorri. All.: Rastelli
Arbitro: Mariani
Marcatori: 14' Rugani (J), 33' Higuain (J), 39' Dani Alves (J), 38' st aut. Ceppitelli (C)
Ammoniti: Rugani (J); Di Gennaro, Bittante, Munari (C)
Espulsi: -

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