Nell'anticipo della 33a giornata di Serie A, l'Inter torna a vincere e a prendersi il terzo posto con un netto 4-0 rifilato al Cagliari a San Siro. Partita subito in discesa per i nerazzurri, avanti al 3' con la punizionedi Cancelo che sorprende la difesa sarda. La reazione del Cagliari non arriva e nella ripresa, dopo gli errori nel primo tempo, Icardi (25 gol, record personale), Brozovic e Perisic chiudono i conti.
Sorpasso per il terzo posto doveva essere e l'Inter non se l'è fatto ripetere due volte. Quattro gol per continuare a cullare il sogno Champions League, un poker per mettere pressione a Lazio e Roma, spedite a -2 e costrette a vincere per non perdere i privilegi di classifica acquisiti. I nerazzurri hanno dominato il match contro un Cagliari mai in partita, agevolati dall'atteggiamento rinunciatario dei sardi e dall'immediato vantaggio firmato da Cancelo su punizione. Il 4-0 è benzina per le speranze europee di Spalletti e al tempo stesso inguaiano - e non poco - Lopez, alle prese con una squadra apparsa svuotata, spenta e soprattutto mai disposta veramente a provarci. Le assenze a centrocampo giocando così non possono nemmeno essere un alibi.
Per tutti i novanta minuti si è giocato a una porta sola con il 3-4-3 impostato dal tecnico sardo, con Ceter, Giannetti e Sau nel tridente, subito spazzato via dagli esterni interisti. Il vantaggio è casuale, con la punizione-cross di Joao Cancelo dalla traiettoria beffarda a superare Cragno già al 3', ma tutto il resto no. Nonostante qualche cambio tattico e il ritorno alla difesa a quattro voluto da Spalletti e Karamoh nei tre dietro Icardi, è proprio sugli esterni che i nerazzurri hanno fatto il bello e il cattivo tempo, anche con i movimenti ad allargare ulteriormente la difesa del capitano nerazzurro. Il risultato è una pioggia di occasioni dalle parti di Cragno, sprecate in due occasioni da Karamoh solo davanti al portiere, con tanto di traversa nel secondo caso, ma anche un paio di interventi salva risultato di Castan e dello stesso portiere su Icardi.
Nonostante il ritorno alla difesa a quattro studiato dal Cagliari, quello che non è arrivato nei primi quarantacinque minuti si è palesato nella ripresa. Subito, ancora una volta, con la zampata vincente di Icardi già al 49' dopo uno scambio al limite tra Karamoh e Rafinha, capitalizzato di punta dal centravanti nerazzurro. Un gol da record, il venticinquesimo in campionato come mai prima in carriera. A distanza di sicurezza acquisita il ritmo della sfida si abbassa notevolmente, ma lo spazio per dilagare l'Inter lo trova ugualmente. Al 60' con Brozovic, bravo con un destro a giro dal limite a battere Cragno; poi con Perisic al 90' con una conclusione da fuori area. Per il resto solo un rigore reclamato da Candreva per un fallo di mano che nemmeno il Var ha voluto considerare e l'assenza totale di un Cagliari preoccupante e non ancora in acque tranquille per potersi permettere di non provarci nemmeno.
INTER-CAGLIARI 4-0
Inter (4-2-3-1): Handanovic 6; Cancelo 6,5, Skriniar 6, Miranda 6 (37' st Ranocchia sv), D'Ambrosio 6; Gagliardini 6 (36' Borja Valero 6), Brozovic 6,5; Karamoh 6,5 (31' st Candreva 6), Rafinha 6,5, Perisic 6,5; Icardi 7. A disp.: Padelli, Berni, Santon, Dalbert, Lopez, Vecino, Eder, Pinamonti. All.: Spalletti 6,5.
Cagliari (3-4-3): Cragno 5,5; Romagna 5, Andreolli 5, Castan 5,5; Padoin 5 (8' st Lykogiannis 5), Ionita 5, Cossu 5, Miangue 5; Giannetti 5, Ceter 5 (27' st Caligara 5,5), Sau 5 (5' st Faragò 5,5). A disp.: Rafael, Crosta, Pisacane, Andreolli, Pavoletti, Kouadio, Tetteh, Han. All.: Lopez 4,5.
Arbitro: Pasqua
Marcatori: 3' Cancelo, 4' st Icardi, 15' st Brozovic, 45' st Perisic
Ammoniti: Brozovic (I); Giannetti (C)
Espulsi: nessuno
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